giovedì 29 novembre 2012

Il Vangelo del Venerdì 30 Novembre 2012

Dal Vangelo secondo Matteo (4,18-22) anno B.
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare
di Galilea, Gesù, vide due fratelli, Simone,
chiamato Pietro, e Andrea suo fratello,
che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori.
E disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini».
Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli,

Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello,
che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò.
Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono.

Parola del Signore.
La Parola di Dio ci aiuta a non vivere prigionieri del presente
e a non sentirci protagonisti o vittime per il nostro passato.
Con sapienza essa fa comprendere i doni e l’amore di
Dio nella storia di ciascuno di noi.
Il Signore—insiste il profeta—non si è dimenticato di noi; ha avuto
compassione, ci ha amati e ci ha protetti perché “grande è Egli in bontà”.
C’è una particolare insistenza in questa pagina del profeta nel sottolineare
la paternità del Signore per il suo popolo, per ciascuno di noi.
Il Signore stesso chiarisce ogni dubbio: “Veramente essi sono il mio popolo”.
E lo ha dimostrato non solo con le parole ma con i fatti concreti di liberazione.
Assieme al profeta ciascuno di noi dovremmo ripercorrere la nostra vita per
comprendere tutto quello che Dio ha compiuto per ciascuno di noi.
È una meditazione che si fa subito preghiera di ringraziamento al Signore e
professione di fede in Lui che scopriamo come un Padre buono e misericordioso.
Certo, in questa meditazione, scopriamo anche che l’amore del Signore  
sovrabbonda sul nostro peccato; Egli ci ama non perché siamo giusti
ma perché peccatori e bisognosi di salvezza.
Ecco perché dalle nostre labbra deve continuare a sgorgare incessantemente
la preghiera perché il Signore venga sempre in nostro soccorso,
e non ci lasci vagare lontano da Lui.
Egli è il nostro Padre e la roccia della nostra salvezza.
Nella sua tenerezza ci ricondurrà sempre alla sorgente della sua Parola.
Che dire, amici, preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come

noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


 

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