martedì 31 gennaio 2012

Il Vangelo di Mercoledì 1 Febbraio 2012

Sembra impossibile, eppure quando cerchi
di trasmettere qualcosa di bello ai tuoi parenti,
amici o sia pure compaesani, prendi sempre del matto,
vieni deriso o ti danno del bigotto.

Dal Vangelo secondo Marco 6,1-6 anno B.
In quel tempo, Gesù andò nella sua patria
e i discepoli lo seguirono.
Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga.
E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano:
“Donde gli vengono queste cose? E che sapienza
è mai questa che gli è stata data?
E questi prodigi compiuti dalle sue mani? Non è costui il carpentiere,
il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Joses, di Giuda e di Simone?
E le sue sorelle non stanno qui da noi?”.
E si scandalizzavano di lui.
Ma Gesù disse loro: “Un profeta non è disprezzato che nella sua patria,
tra i suoi parenti e in casa sua”.
E non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani
a pochi ammalati e li guarì.
E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi, insegnando. Parola del Signore.

Scandalizzarsi di Gesù.
Questo è l’effetto che la parola del Cristo ha sui suoi compaesani,
essi non riescono proprio ad accettare che colui il quale hanno
visto crescere accanto a loro giorno dopo giorno per tanti anni,
possa andare da loro e fare da maestro.
Addirittura Egli dice di essere il Messia!
Purtroppo, il detto di Gesù è sempre valido; quando si testimonia la
buona novella coloro che in genere sono i più duri ad accoglierla
sono proprio quelli che rifiutano la nostra persona in quanto
credono di conoscere da dove veniamo.
Non devi abbatterti, ma sappi che prima di te anche Gesù ha
vissuto lo stesso destino.
Questo però non gli ha impedito di andare avanti per la sua strada,
fino a donare la vita anche per loro.
Non abbattiamoci, quando siamo rifiutati, Gesù è accanto a noi,
perché sa cosa vuol dire e come Lui, per superare i momenti difficili, preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

lunedì 30 gennaio 2012

Il Vangelo di Martedì 31 Gennaio 2012

Purtroppo siamo sempre pieni di paure,
paura di tutto, perché non conosciamo
veramente a fondo il Signore.

Dal Vangelo secondo Marco 5,21-43 anno B.
In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo
in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta
folla ed Egli stava lungo il mare.
E venne uno dei capi della sinagoga,
di nome Giàiro, il quale, come lo vide,
gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza:
“La mia figlioletta sta morendo; vieni a imporle
le mani, perché sia salvata e viva”.
Andò con lui.
Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva
molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi
senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù,
venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello.
Diceva infatti: “Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata”.
E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.
E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da Lui,
si voltò alla folla dicendo: “Chi ha toccato le mie vesti?”.
I suoi discepoli gli dissero: “Tu vedi la folla che si stringe intorno
a te e dici: “Chi mi ha toccato?”.
Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo.
E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto,
venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
Ed Egli le disse: “Figlia, la tua fede ti ha salvata.
Và in pace e sii guarita dal tuo male”.
Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli:
“Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?”.
Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga:
“Non temere, continua solo ad aver fede!”.
E non permise a nessuno di seguirlo fuorchè a Pietro,
Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto
e gente che piangeva e urlava.
Entrato, disse loro: “Perché fate tanto strepito e piangete?
La bambina non è morta, ma dorme”.
Ed essi lo deridevano.
Ma Egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla
e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina.
Prese la mano della bambina, le disse: “Talità kum”, che significa:
“Fanciulla, io ti dico, alzati!”.
Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni.
Essi furono presi da grande stupore.
Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo
e ordinò di darle da mangiare. Parola del Signore.

Il miracolo compiuto da Gesù verso la donna ha un duplice significato;
essa viene guarita non solo dalla sua infermità fisica, ma anche dallo
stato di impurità che la poneva in una situazione di continua
emarginazione all’interno della vita sociale.
Anche la fanciulla viene richiamata dal sepolcro e dalla
morte grazie ad una parola di Gesù.
Entrambi dunque hanno sperimentato la lontananza e l’isolamento,
per poi provare la gioia di essere restituiti, grazie a Gesù, ad una vita nuova.
Se sei isolato o ti trovi a vivere da solo, pur non avendo scelto tale solitudine,
confida sempre in Lui; il Signore conosce quanta angoscia provoca
l’essere isolati, e Lui stesso ti farà il dono prezioso della sua presenza accanto a te.
Vediamo che chi ha fede, riceve sempre la giusta ricompensa,
ma deve essere una fede vera, e per aver una fede senza paure bisogna pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

domenica 29 gennaio 2012

Vangelo di Lunedì 30 Gennaio 2012

Come sempre, quando pensi di poter aiutare
una persona in difficoltà, sei sempre rimproverato
e fatto segno di farti gli affari tuoi.

Dal Vangelo secondo Marco,anno B.
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero
all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni.
Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne
incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro.
Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno
riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato,
con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene
e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo.
Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse:
“Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo?
Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!”.
Gli diceva infatti: “Esci, spirito impuro, da quest’uomo!”.
E gli domandò: “Qual è il tuo nome?”.
“Il mio nome è Legione—gli rispose—perché siamo in molti”.
E lo scongiurava con insistenza perché non lo cacciasse fuori dal paese.
C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo.
E lo scongiurarono: “Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi”.
Glielo permise.
E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria
si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare.
I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle
campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto.
Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente,
lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura.
Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto
all’indemoniato e il fatto dei porci.
Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato
lo supplicava di poter restare con lui.
Non glielo permise, ma gli disse: “Và nella tua casa, dai tuoi, annuncia
loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te”.
Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù
aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati. Parola di Dio.
Ciò che colpisce in questo episodio è il comportamento dei Gerasèni,
gli abitanti del luogo dove Gesù libera l’uomo posseduto dalla Legione
di demòni mandandoli in un branco di porci.
Ci si aspetterebbe una reazione di gioia da parte di quella gente, ma questi,
più che considerare l’intervento salvifico e prodigioso operato da Gesù,
calcolano il grave danno economico subito e lo invitano a uscire dal loro territorio.
Spesso anche noi arriviamo a scandalizzarci del bene che Dio fa agli altri,
perché ci sembra che tale benevolenza sia sprecata e che non
sia utile ai fini di un possibile guadagno.
Eppure, in questo brano brilla davvero la misericordia di Gesù che manifesta,
ancora una volta, la potenza della sua Parola,
apri il cuore e accogli quella Parola che salva e anche tu conoscerai la vera libertà.
Seguiamo il consiglio, apriamo il cuore alla Parola di Gesù per poter
conoscere la libertà, lo faremo meglio attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

sabato 28 gennaio 2012

Maria di Nazareth.

Mariadi Nazareth,
è Colei che ci ha portato Dio.
Questa terra, al suo "Eccomi", è diventata
paradiso terrestre, centralizzato in Lei,
nel suo Cuore Immacolato, il più bel cuore
che mai abbia avuto la natura umana;
il più bel volto, la più bella anima.
Dio non poteva fare una ragazza,
una vergine, una madre, più bella,
più amabile, più dolce
di Maria di Nazareth.
Tabernacolo dell'Altissimo, nuova Madre
di una generazione nuova, di un popolo
nuovo, finalmente liberato dal peso
opprimente della colpa e reso popolo santo, caro a Dio.
Non esiste nulla al mondo paragonabile
alla bellezza del volto di Maria; specchio di un'innocenza interiore
profonda, di una castità di mente, di cuore e di corpo da far invidia
agli angeli e ai santi più alti.

venerdì 27 gennaio 2012

Sabato 28 Gennaio 2012

Sembra che il Signore voglia giocare con noi,
voglia metterci alla prova, e nella prova la
prima cosa che facciamo è quella di prendere paura;
paura di affondare con la barca della nostra vita.

Dal Vangelo secondo Marco, anno B.
In quel giorno, verso sera, Gesù disse ai suoi discepoli:
“Passiamo all’altra riva”.
E lasciata la folla, lo presero con sé, così com’era,
nella barca.
C’erano anche altre barche con Lui.
Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca,
tanto che ormai era piena.
Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva.
Allora lo svegliarono e gli dissero: “Maestro, non t’importa che moriamo?”.
Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: “Taci, calmati!”.
Il vento cessò e vi fu grande bonaccia.
Poi disse loro: “Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?”.
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro:
“Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?”.
Parola del Signore.

La paura è la peggiore nemica della fede; essa paralizza non solo i nostri sensi,
ma anche la nostra fiducia in Dio.
Al nostro Dio sta molto a cuore la nostra incolumità, ma gli interessa molto
di più sapere quanto ci fidiamo di Lui veramente.
Dunque, le tempeste in realtà servono a mettere alla prova il nostro cuore.
In fondo fidarsi di Dio quando il mare è piatto e tranquillo non è un grande sforzo;
quando tutto va bene è facile fidarsi di Lui e lodarlo con trasporto.
Il problema sorge nel momento in cui bisogna dargli fiducia quando tutto
sembra andare storto e la nostra barca sembra andare a fondo.
Per questo è necessario imparare a conoscerlo sempre di più, perché dalla
conoscenza dei suoi prodigi nasce la fiducia e l’amore verso di Lui.
Allora cerchiamo di non affondare, fidandoci della sua parola, consapevoli
che non ci lascia mai soli neanche quando sembra che dorma, e per
riuscire a fidarci veramente aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

giovedì 26 gennaio 2012

Venerdì 27 Gennaio 2012

Dio ci tratta da persone mature,
ci insegna a vivere, ma nel modo appropriato
secondo le nostre capacità di apprendere le
cose con calma, senza fretta come fa il seminatore.

Dal Vangelo secondo Marco, anno B.
In quel tempo, Gesù diceva alla folla:
“Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra;
dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce;
come, egli stesso non lo sa.
Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo,
poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga.
Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce,
poiché è venuta la mietitura”.
Diceva: “A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio
o con quale parabola possiamo descriverlo?
Esso è come un granellino di senapa che, quando viene
seminato per terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra;
ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi
e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo
possono ripararsi alla sua ombra”.
Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola
secondo quello che potevano intendere.
Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli,
spiegava ogni cosa. Parola del Signore.

La parabola del seminatore paziente è proprio del Vangelo di Marco;
in essa Gesù, pur non dicendo chiaramente cosa sia il Regno di Dio,
fa comprendere quali siano le sue caratteristiche.
Ti sei mai domandato perché Gesù parla alla folla in parabole,
mentre spiega poi ai discepoli più stretti il significato delle sue parole?
Gesù comprende che l’insegnamento sul Regno è talmente importante
che non può essere frainteso; per questo motivo Egli affida il suo
insegnamento a delle storielle, delle parabole prese dalla quotidianità,
secondo una usanza tipica del suo tempo e della sua cultura.
Dunque, Gesù si dimostra rispettoso della capacità di comprensione
della folla, ma comunica anche che il Regno è una realtà presente nella storia.
Gesù a noi che siamo i più stretti amici, spiega che dobbiamo avere pazienza,
ma che senz’altro troveremo il Regno che ci è stato preparato da Gesù,
allora aspettando pazientemente preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

mercoledì 25 gennaio 2012

Giovedì 26 Gennaio 2012

Certo, guardandoci attorno vediamo che
le persone che hanno bisogno di una parola di vita,
sono tante, gli operai del Signore, purtroppo
sono pochi e per la maggior parte anche anziani,
ed allora servono altri operai che solo Dio può mandarci.
Dal Vangelo secondo Luca anno B.
In quel tempo, il Signore designò altri
settantadue e li inviò a due a due davanti
a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: “La messe è abbondante, ma sono
pochi gli operai!
Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!
Andate; ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa,
né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”.
Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui,
altrimenti ritornerà su di voi.
Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno,
perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa.
Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate
quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro:
“È vicino a voi il regno di Dio”. Parola del Signore.

È inutile farsi illusioni.
Sbaglieremmo di grosso se ci aspettassimo che, di fronte alla nostra
testimonianza e coerenza di vita cristiana, le persone si convertissero a frotte.
Il percorso di coloro che si rendono disponibili alla predicazione del Vangelo,
è apparentemente destinato alla sofferenza e al fallimento.
Non ha detto Gesù che il messaggio è rivolto a lupi rapaci?
Ebbene, è quì che nasce lo spirito di fede che non fa temere né tremare l’apostolo.
Egli sa che la Parola possiede una forza propria, che non dipende
né dalla bravura e né dalla capacità di chi l’annuncia.
Essa trova spazio nel cuore di chi l’accoglie e sovente trasforma i lupi in altri agnelli.
L’Apostolo delle genti ci sia oggi di modello per annunciare la Parola
là dove viviamo, e sarà gioia piena nei secoli dei secoli.
È vero, tocca anche a noi darci da fare, dopo aver accolto l’insegnamento di Gesù,
donarlo a tutte quelle persone che incontriamo, perché non le incontriamo per caso,
ma è Lui stesso che ce le fa incontrare, allora preghiamo per renderci disponibili.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

martedì 24 gennaio 2012

Mercoledì 25 Gennaio 2012

Brano quello di oggi, della conversione di Saulo,
alias San Paolo che ci fa riflettere, ma noi siamo
veramente convertiti, o dentro di noi abbiamo
ancora dei dubbi nel credere al Vangelo?

Conversione di San Paolo Apostolo.
Dal Vangelo secondo Marco anno B.
In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e
disse loro: “Andate in tutto il mondo
e proclamate il Vangelo a ogni creatura.
Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono; nel
mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove,
prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno,
non recherà loro danno; imporranno le mani ai
malati e questi guariranno”. Parola del Signore.

Gesù assicura agli Apostoli la sua presenza attraverso dei segni
che hanno il compito di confermare le loro parole,
come se fossero le sue stesse parole.
Di tali segni, Paolo di Tarso fu testimone esimio;
egli annunciò la Parola di Dio e la salvezza che
Egli ci ha donato in Gesù Cristo.
Ma al di là dei segni miracolosi, vi è un aspetto della
predicazione di Paolo che ancora oggi è attuale; il vero
prodigio—che per molti è anche scandaloso—è la follia della croce,
da Lui tante volte annunciata.
Lo scandalo sta nel fatto che Paolo ha sempre sostenuto, senza paura,
che il vero miracolo di Dio è che Egli ci ha salvato
per mezzo della croce di Cristo.
Di fronte a tale realtà, non ci sono segni che tengano;
qui nasce la vera fede in Dio.
E noi ci scandalizziamo di fronte alla croce, o ne abbiamo terrore?
No la croce dobbiamo viverla con serena accettazione, non è facile,
ma con la preghiera ce la possiamo fare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

lunedì 23 gennaio 2012

Martedì 24 Gennaio 2012

Dal Vangelo secondo Marco anno B.
Fantastico amici, siamo dichiarati da Gesù stesso
suoi fratelli, sorelle e madre, l’importante è
seguire il suo insegnamento con umiltà.

In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i
suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare.
Tutto attorno era seduta la folla egli dissero:
“Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue
sorelle sono fuori e ti cercano”.
Ma Egli rispose loro: “Chi è mia madre e
chi sono i miei fratelli?”.
Girando lo sguardo su quelli che gli
stavano seduti attorno, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli!
Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre”.
Parola del Signore.

Hai mai riflettuto sul fatto che il Signore ti chiami madre?
Proprio a te dà lo stesso titolo che è spettato alla Vergine Maria;
essa infatti è colei che prima di essere madre è stata discepola del Figlio,
per cui a ragion veduta Gesù poteva esprimersi in quel modo.
Ma anche tu puoi essere continuazione di Maria per l’oggi di ogni uomo,
nella misura in cui anche tu fai spazio nella tua vita alla parola di Gesù
per poterti far guidare da essa nella volontà di Dio.
Pensi che sia difficile capire e fare la volontà del Signore?
Eppure, Egli ti chiede semplicemente di vivere la tua vita con
amore e dedizione nei confronti degli altri, con delicatezza ed amabilità;
quanto più ti sforzi di fare ciò, tanto più la volontà di Dio ti diventa chiara.
Allora visto che Maria è stata la prima discepola, seguiamola
nel suo insegnamento e con Lei preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

domenica 22 gennaio 2012

Lunedì 23 Gennaio 2012

Come Sabato, eccone altri a cui Gesù da fastidio,
è sempre così, il giusto è quello che bisogna
eliminare.
Dal Vangelo secondo Marco anno B.
In quel tempo, gli scribi, che erano
scesi da Gerusalemme, dicevano:
“Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia
i demòni per mezzo del capo dei demòni”.
Ma Egli li chiamò e con parabole diceva loro:
“Come può satana scacciare satana?
Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi;
se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi.
Anche satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso,
non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni,
se prima non lo lega.
Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico; tutto sarà perdonato ai figli degli uomini,
i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno;
ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà
perdonato in eterno; è reo di colpa eterna”.
Poiché dicevano: “È posseduto da uno spirito impuro”.
C’è una strana alleanza tra i familiari e gli scribi per bloccare la predicazione
di Gesù. Per i primi Gesù è pazzo, per gli altri è, invece, posseduto dal
demonio. Quest’ultima accusa, ovviamente, è ben più grave della prima.
Per gli scribi, Gesù agirebbe sotto ispirazione delle forze maligne.
Eppure la gente è contenta e corre volentieri da lui. Ma è proprio questo
ciò che infastidisce gli scribi e i farisei.
Cercano perciò - come accade spesso ancora oggi - di screditarlo
proprio davanti alla gente. Gesù, dopo aver ridicolizzato gli scribi con
l’esempio della casa divisa in se stessa, invita a non confidare nelle
proprie forze e a non essere sicuri di sé, perché in tal modo si sottostima
il male e si soccombe ad esso. Solo Gesù è capace di
legare l’uomo forte (il male) e, quindi, di non lasciarsi beffare da esso.
E per non lasciarci sopraffare dal male l'unico rimedio è pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre
in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


venerdì 20 gennaio 2012

Sabato 21 Gennaio 2012

Vangelo corto oggi ma sintetico,
ci fa capire quanto è difficile esprimere
il nostro amore per il Signore.
Dal Vangelo secondo Marco anno B.

In quel tempo, Gesù entrò in una casa e
si radunò di nuovo attorno a Lui molta folla,
al punto che non potevano neppure prendere cibo.
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare
a prenderlo; poiché dicevano:
“È fuori di sé”. Parola del Signore.
È difficile essere compresi davvero in ciò che si fa, soprattutto quando si svolge
un compito a favore degli altri che ci porta a dimenticarci di noi stessi.
Ma la cosa più dolorosa è che tante volte i contrasti più forti ci vengono
proprio dai nostri cari, cioè da coloro da cui vorremmo
maggior appoggio e comprensione.
La vita dei santi, a questo proposito, è ricca di esempi in merito; i vostri parenti sono di ostacolo alla vostra fede?
Dimostrate sempre pazienza ed amabilità, anche se ciò
dovesse costarvi umiliazioni e derisione.
Dio riesce ad aprire i cuori più chiusi ed ostinati,
ma ha bisogno anche del vostro contributo di sofferenza ed umiliazione,
che diventano preziosi nel momento in
cui sono fecondati dall’amore e dal silenzio.
Allora amici, non prendiamo paura, se veniamo derisi quando
esprimiamo la nostra fede in Gesù Cristo, ma facciamo vedere
tutto il nostro amore in Lui, per questo ora preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non
ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

giovedì 19 gennaio 2012

Venerdì 20 Gennaio 2012

Ecco amici una grande sorpresa,
Gesù non vuole fare tutto da solo,
ma si fa aiutare, forma il famoso gruppo dei Dodici,
i quali sono i nostri rappresentanti dell’epoca.
Dal Vangelo secondo Marco anno B.

In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che
Egli volle ed essi andarono da Lui.
Ne costituì Dodici che stessero con Lui e anche per mandarli a
predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici; Simone, al quale impose il nome di Pietro;
poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali
diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono; e Andrea, Filippo,
Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfèo, Taddèo,
Simone il Cananèo e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì. Parola del Signore.

La scelta di Gesù non è dettata da fatti contingenti o da occasioni fortuite.
Egli chiamò asè proprio quelli che aveva scelto e che volle;
su ciascuno di essi vi era una scelta che si perdeva nelle
misteriose profondità del cuore di Dio.
Perché proprio loro e non altri, magari anche più preparati?
I Dodici si distinguono soprattutto perché essi sono diversissimi tra loro,
per coltura, estrazione sociale, preparazione e carattere.
Eppure, Gesù volle proprio quelli; allo stesso modo Gesù ha voluto
anche te, me noi, chiamati per mezzo del Battesimo ad essere suoi.
Come rispondiamo a questa chiamata?
Egli merita tutto il nostro amore e la nostra dedizione, considerando
che un così grande Signore si è chinato proprio su di noi e sulla nostra miseria.
Bene, ora che sappiamo di far parte di quella grande schiera di innamorati
del Signore, uniamoci a Lui attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre
in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

mercoledì 18 gennaio 2012

Giovedì 19 Gennaio 2012

Sappiamo riconoscere Gesù per quello
che è e per quello che ha fatto?
Nel vedere il comportamento di
certe persone mi sa proprio di no.
Dal Vangelo secondo Marco anno B.
In quel tempo, Gesù si ritirò presso il mare con i
suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea.
Dalla Giudea, da Gerusalemme, dall’Idumea,
dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e di Sidone
una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da Lui.
Allora Egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero
a disposizione una barca, a causa della folla,
perché non lo schiacciassero.
Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti
avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo.
Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando:
“Tu sei il Figlio di Dio!”.
Ma Egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero.
Parola del Signore.
Persino i demòni individuano la vera identità di Gesù, e a modo
loro ne riconoscono la superiorità gettandosi ai suoi piedi.
Purtroppo gli uomini non faranno altrettanto; al di là di una grande
curiosità e fame di prodigi miracolosi ed eclatanti, pochi capiranno
veramente il significato della missione di Gesù.
Quando Egli comincerà a parlare di croce e di sofferenza,
nemmeno i suoi apostoli capiranno la sua missione.
È necessario, dunque, chiedere continuamente luce da parte dello
Spirito Santo per essere in grado di riconoscere la presenza del Figlio di Dio
nella nostra vita, soprattutto quando si manifesta in
modi differenti da quelli che noi ci aspettiamo.
In questa maniera, potrai evitare di fare lo
stesso errore dei contemporanei di Gesù.
Allora per non incorrere in malintesi e corse sfrenate in
cerca del guru di turno affidiamoci allo Spirito Santo attraverso la
preghiera costante e, capiremo veramente le grazie del Signore.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

martedì 17 gennaio 2012

Mercoledì 18 Gennaio 2012

Quando il nostro cuore è troppo duro e non
permettiamo alla parola del Signore di entrarvi
per ammorbidirlo, rattristiamo Gesù, perchè
Lui vorrebbe che il nostro cuore fosse aperto e
docile al suo insegnamento.
Dal Vangelo secondo Marco anno B.
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga.
C’era un uomo che aveva una mano inaridita, e lo
osservava per vedere se lo guariva in
giorno di sabato per poi accusarlo.
Egli disse all’uomo che aveva la mano inaridita:
“Mettiti nel mezzo!”.
Poi domandò loro: “È lecito in giorno di sabato
fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?”.
Ma essi tacevano.
E guardandoli tutt’intorno con indignazione,
rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell’uomo:
“Stendi la mano!”.
La stese e la sua mano fu risanata.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio
contro di Lui per farlo morire. Parola del Signore.
Non c’è nulla di peggio di colui che vuole negare persino l’evidenza
di qualcosa che davanti ai suoi occhi è palese e chiaro.
Eppure, coloro che erano presenti con Gesù quel giorno
nella sinagoga si comportarono proprio così; essi sono maggiormente
colpevoli in quanto si chiudono completamente alla grazia di Dio che in
Gesù bussa ai loro cuori e cerca di rinnovare i loro pensieri,
così piccoli ed incapaci di accogliere l’azione di Dio.
Forse anche tu, spesso ti comporti allo stesso modo?
A volte costringi Dio a darti talmente tante prove del suo amore,
che alla fine indurisci il tuo cuore; in quel caso nulla può scuoterti più,
e resti indifferente persino ai miracoli più grandi.
È un pericolo dal quale devi guardarti con tutto te stesso.
Cercando di cogliere al volo le grazie che Dio ci concede,
ringraziamolo pregando.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre
in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

lunedì 16 gennaio 2012

Martedì 17 Gennaio 2012

Vediamo che la logica di Dio non è la nostra logica,
e anche se ce lo spiega quasi sempre non la comprendiamo,
perchè siamo chiusi nelle nostre ristrettezze.
Dal Vangelo secondo Marco anno B.
Avvenne che, in giorno di sabato, Gesù passava
per i campi di grano, e i discepoli, camminando,
cominciarono strappare le spighe.
I farisei gli dissero: “Vedi, perché essi fanno
di sabato quel che non gli è permesso?”.
Ma Egli rispose loro: “Non avete mai letto che cosa fece Davide quando
si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? Come entrò
nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatar, e mangiò i pani dell’offerta,
che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?”.
E diceva loro: “Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!
Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato”.
Parola del Signore.

Il sabato è per l’ebreo il giorno di festa per eccellenza,
momento sacro della settimana nel quale ricordare le grandi
meraviglie compiute da Dio per il suo popolo.
Quindi quando Gesù si attribuisce il sabato, fa qualcosa di molto profondo.
Egli si attribuisce in qualche modo le prerogative di Dio, l’unico vero padrone
del tempo e dell’armonia che si trova nell’alternarsi delle stagioni e dei giorni.
Ma questo discorso è troppo lontano dalla mentalità dei farisei,
i quali hanno reso questo giorno oggetto di dibattito sui lavori che si
potevano fare o meno, perdendone il vero significato teologico.
Il Figlio dell’uomo è padrone anche del tempo, quindi cerca di utilizzare bene
quello che ti viene concesso, crescendo nella sua lode e riconoscenza.
E allora, utilizziamo subito bene il nostro tempo con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga
il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pena quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

domenica 15 gennaio 2012

Lunedì 16 Gennaio 2012

Oggi amici il Signore ci sorprende,
ci parla di un digiuno che se fatto in modo
particolare ci riempie di gioa, il digiuno
fatto con il cuore e per amore del Signore.
Dal Vangelo secondo Marco anno B.

In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i
farisei stavano facendo un digiuno.
Si recarono allora da Gesù e gli dissero:
“Perché i discepoli di Giovanni e i farisei digiunano,
mentre i tuoi discepoli non digiunano?”.
Gesù disse loro: “Possono forse digiunare gli invitati
a nozze quando lo sposo è con loro?
Finche hanno lo sposo con loro non possono digiunare.
Ma verranno i giorni cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno.
Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio;
altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore.
E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri
e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi”.

Il digiuno che facevano i discepoli di Giovanni ed i farisei aveva
un significato penitenziale ed ascetico.
Essi però non hanno capito che Gesù è colui che viene ad inaugurare i tempi
messianici nei quali Dio viene a celebrare il suo matrimonio definitivo con l’umanità.
Come si può digiunare ad una festa di nozze?
Ma questo può comprenderlo solo colui che si lascia guidare da
una logica completamente nuova, che è quella indicata da Gesù.
Quindi è inutile voler tentare di mettere la novità rappresentata
da Gesù negli stretti ed angusti schemi degli uomini; si deve invece
accogliere il dono dall’alto che ci fa il Padre per poter accogliere il
Signore con tutta la sua carica di gioiosa novità e di vitalità evangelica,
per godere della sua presenza.
Allora per comprendere meglio quello che abbiamo letto la cosa
migliore da fare, è pregare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pena quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre diDio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

sabato 14 gennaio 2012

Avviso per la Domenica.

Amici che seguite questo blog,
oggi Domenica vi mando sull'altro mio
blog dove da alcuni anni faccio dei
commenti anche sulla Parola
domenicale, perciò quì troverete
sempre il Vangelo feriale dal Lunedì
al Sabato, poi la Domenica invece
cliccate sempre su
noifiglidimadresperanza.blogspot.com
e li trovate sempre quello domenicale,
Santa Domenica e ciao.

venerdì 13 gennaio 2012

Sabato 14 Gennaio 2012

Abbiamo trascorso la prima settimana assieme,
per me è stato bello condividere con voi la
Parola del Padre e anche oggi lo faremo per
prepararci al giorno della festa.
Dal Vangelo secondo Marco.

In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare;
tutta la folla veniva a Lui ed Egli li ammaestrava.
Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfèo, seduto al banco delle imposte,
e gli disse: “Seguimi”. Egli, alzatosi, lo seguì.
Mentre Gesù stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori
si misero a mensa insieme con Gesù e i suoi discepoli;
erano molti infatti quelli che lo seguivano.
Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i
peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli:
“Come mai egli mangia e beve in compagnia
dei pubblicani e dei peccatori?”.
Avendo udito questo, Gesù disse loro: “Non sono i sani che
hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto
per chiamare i giusto, ma i peccatori”. Parola del Signore.

Gli uomini non sono mai disposti a dare un’altra possibilità a chi ha sbagliato.
Uno è bollato, marchiato a fuoco dal giudizio della gente e dal
rifiuto dei benpensanti, per cui è come se fosse morto.
Ma per Dio non è così; Egli è l’unico che vede nel cuore delle persone,
e sa scoprire nell’intimo del più pericoloso criminale
un barlume di speranza e di luce.
Per questo Gesù sa che nel cuore di Levi c’è ben
altro che soldi e tasse estorte con il ricatto.
Solo Dio può prenderci e fare di noi apostoli del suo
amore nonostante i nostri peccati ed i nostri trascorsi.
Egli ci dà un’altra possibilità, e vorrebbe che anche noi
imparassimo a darla agli altri; forse proprio attraverso
questo nostro atteggiamento molti troveranno la luce.
Per trovare la luce la miglior cosa è pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga
iltuoregno,sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggiilnostro pena quotidiano, rimetti a noi i nostri debiticome noi
lirimettiamoai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci
dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.Tu sei
benedettafrale donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre diDio,prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era inprincipioora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

giovedì 12 gennaio 2012

Venerdi 13 Gennaio 2012

Anche oggi amici ci troviamo assieme per
condividere e portare nel cuore ancora
una volta la Parola del Padre
Dal Vangelo secondo Marco.

Dopo alcuni giorni, Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao.
Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone,
da non esserci più posto neanche davanti alla porta,
ed Egli annunziava loro la parola.
Si recarono da Lui con un paralitico portato da quattro persone.
Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono
il tetto nel punto dov’Egli si trovava e, fatta un’apertura,
calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico.
Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico:
“Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati”.
Erano là seduti alcuni scribi che pensavano in cuor loro:
“Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può
rimettere i peccati se non Dio solo?”.
Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che
così pensavano tra sé, disse loro: “Perché pensate così nei vostri cuori?
Che cosa è più facile; dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati,
o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina?
Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere
sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino—disse al paralitico—alzati,
prendi il tuo lettuccio e và a casa tua”.
Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza
di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo:
“Non abbiamo mai visto nulla di simile!”. Parola del Signore.

Il racconto mette in parallelo i due ordini di cose, il fisico
e lo spirituale, e la paralisi diventa la rappresentazione fisica del peccato,
la guarigione l’immagine del perdono. Il peccato non è forse una paralisi?
Limita gravemente la persona, che rimane sì in vita, ma una vita
estremamente impoverita, frustrata, bloccata.
Vorrebbe muoversi, ma non può.
Il peccato ti impedisce di camminare verso Dio, di avvicinarti a Lui,
di affidarti a Lui. Vorresti andare, ma resti fermo.
Vorresti alzarti, ma ricadi di fatto negli stessi meccanismi di morte.
Vedi il bene e fai il male.
Vorresti amare di amore più vero, migliore, ma non ci riesci.
La remissione dei peccati è l’uscita dalla paralisi.
Questa è infatti la buona notizia del Regno di Dio annunziata
da Gesù: Dio non ce l’ha con te, ti si avvicina per riconciliarsi con te.
Lasciamoci allora avvicinare e riconciliare, attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il
tuoregno,sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.Dacci oggi
ilnostro pena quotidiano, rimetti a noi i nostri debiticome noi li
rimettiamoai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.Tu sei benedettafra
le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.Santa Maria, Madre diDio,
prega per noi peccatori,adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Come era inprincipio
ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

mercoledì 11 gennaio 2012

Giovedi 12 Gennaio 2012

Anche stamattina ci ritroviamo ancora insieme
per scoprire le bellezze dell'insegnamento del
Padre e portarlo nel cuore fino a sera.
Dal Vangelo secondo Marco.

In quel tempo, venne a Gesù un lebbroso;
lo supplicava in ginocchio e gli diceva:
“Se vuoi, puoi guarirmi!”.
Mosso a compassione, stese la mano,
lo toccò e gli disse: “Lo voglio, guarisci!”.
Subito la lebbra scomparve ed egli guarì.
E, ammonendolo severamente, lo rimandò e gli disse:
“Guarda di non dir niente a nessuno, ma và, presentati al
sacerdote e offri per la tua purificazione quello che
Mosè ha ordinato, a testimonianza per loro”.
Ma quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto,
al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città,
ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte.
Parola del Signore.

La compassione è una prerogativa del cuore di Gesù;
sembra quasi che Egli non possa resistere di fronte alla
sofferenza umana in tutte le sue dolorose varianti.
Egli non si spaventa nemmeno di fronte al contatto
fisico con il lebbroso, sfidando così la legge ebraica
che dichiarava impuro chi avesse fatto una cosa simile.
Egli dimostra a quello sfortunato tutto il suo affetto e la sua
vicinanza in quella sofferenza.
Come si fa a tacere di fronte a questo miracolo?
Quando si prova nel cuore la gioia per essere stati
strappati dalla morte non si può tacere.
Quante volte Gesù ha strappato anche te da situazioni ben più gravi?
Quante volte parli di Lui con gioia annunciando le
meraviglie che Egli ha fatto per te?
Beh, se questo non ti è ancora successo, allora provaci!
Proviamoci amici, non costa nulla.
Intanto preghiamo per prendere coragggio.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo
regno,sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.Dacci oggi il
nostro pena quotidiano, rimetti a noi i nostri debiticome noi li rimettiamo
ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.Tu sei benedetta
fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.Santa Maria, Madre di
Dio, prega per noi peccatori,adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Come era in
principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

martedì 10 gennaio 2012

Mercoledi 11 Gennaio 2012

Anche oggi voglio dialogare con te,
farti comprendare la Parola del Padre mio.
Dal Vangelo secondo Marco.

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, si recò subito in
casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni.
La suocera di Simone era a letto con
la febbre e subito gli parlarono di lei.
Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano;
la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole,
gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.
Tutta la città era riunita davanti alla porta.
Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni;
ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa,
si ritirò in un luogo deserto e là pregava.
Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce e,
trovatolo, gli dissero: “Tutti ti cercano!”.
Egli disse loro: “Andiamocene altrove per i villaggi vicini,
perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!”.
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle
loro sinagoghe e scacciando i demòni. Parola del Signore.

L’episodio della suocera di Pietro è tutt’altro che
casuale e Marco vuole darti un messaggio molto importante.
Essa infatti è la migliore immagine del perfetto discepolo di Gesù.
Essa è malata di una febbre non ben definita, che le impedisce
di vivere in pienezza la relazione con gli altri e di condurre una vita normale.
Gesù la solleva; Egli cioè l’aiuta a staccarsi da ciò che la tiene
inchiodata al suo letto di sofferenza e la prende per mano.
Egli crea con essa un contatto profondo di comunione
e di intesa e la fa risorgere ad una vita nuova.
La vita le viene restituita perché essa possa
vivere nel servizio e nell’amore di Dio.
Non ti sembra la storia di tanti come te?
Anche tu hai vissuto gli stessi passaggi ed ora vivi nel servizio di Dio.
Bene, ora per iniziare bene la giornata voglio pregare
con te, per tenere in ogni momento un filo diretto con il Padre.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pena quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

lunedì 9 gennaio 2012

Il Vangelo del 10 Gennaio 2012

Eccomi anche oggi con voi amici.
Dal Vangelo secondo Marco.
In quel tempo, nella città di Cafàrnao Gesù, entrato proprio di sabato nella sinagoga, si mise ad insegnare.
Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi.
Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: “Che c’entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei; il santo di Dio”.
E Gesù lo sgridò: “Taci! Esci da quell’uomo”.
E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: “Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità.
Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!”.
La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea. Parola di Dio.

Persino il demonio riconosce nella persona umile e dimessa di Gesù la potenza di Dio.
Il suo insegnamento, secondo Marco, non era affatto come quello degli scribi.
Forse era meno pulito e più scarno, privo di tutte quelle citazioni sapienti che rendono un discorso di un certo livello.
Eppure, in quelle parole così semplici ed immediate, le persone riconoscevano la potenza di Dio che operava in Gesù di Nazaret.
Quante parole ascolti nella tua vita, e quante ormai prive di senso!
Eppure la parola di Gesù non è come le altre; essa ha una potenza ed una forza tale che, pur nella sua scarna semplicità, ha una forza dirompente.
Essa ha creato i santi ed ha modellato gli amici di Dio.
Accoglila con fiducia; essa può trasformare la tua vita.
E per trasformare la nostra vita bisogna anche pregare, dai che lo facciamo assieme,
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pena quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

domenica 8 gennaio 2012

Lunedi 9 Gennaio 2012

Buon giorno, eccomi a te che accetti di camminare con me,
iniziamo dagli ultimi tre anni della mia vita su
questa terra, quelli più intensi, dove con i miei
amici fidati ho calpestato tutta la Palestina,
perchè tutti conoscessero la Parola di mio Padre Dio.
Se vuoi faremo un percorso come feci allora, conoscendo
la Parola e pregando assieme ogni giorno,
se mi vuoi seguire ti ringrazio non te ne pentirai.

Dopo che Giovanni fu arrestato,
Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo
di Dio e diceva: “Il tempo è compiuto e il regno
di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo”.
Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea,
fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare;
erano infatti pescatori.
Gesù disse loro: “Seguitemi, vi farò diventare pescatori
di uomini”. E subito, lasciate le reti, lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide sulla barca anche
Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello mentre
riassettavano le reti.
Li chiamò.
Ed essi, lasciato il loro padre Zebedeo sulla
barca con i garzoni, lo seguirono. Parola di Dio.

Il tempo è compiuto, dice Gesù.
Questo significa che tutte le attese e le ansie
di salvezza di tanti uomini che nell’antichità
avevano chiesto l’intervento di Dio sono
state ascoltate ed esaudite.
Eppure, guai ad adagiarsi, pensando che
il più è fatto; tutt’altro!
La pienezza del tempo è giunta e Dio adesso
dice proprio attraverso suo Figlio l’unica
parola urgente che tutti devono ascoltare; conversione!
Questa parola forse ti sembra un po’ troppo forte
e ti pare di non avere poi così bisogno di essa.
Eppure Gesù parla anche per te, per cui questa
urgenza è anche per la tua vita; cambia direzione,
impegnati sulla del Vangelo.
La vita è troppo corta e passa in un soffio,
e non puoi permetterti di perdere tempo in cose inutili.
Allora per non perdere tempo vogliamo pregare insieme.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti come noi
li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci
indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Buona giornata, portami con te, sarò la tua ombra.

Sono Gesù, ti chiedo solo qualche minuto, grazie.

Ciao sono Gesù, vorrei camminare con te tutti i giorni,
essere vicino a te nei momenti tristi ed in quelli di euforia,
accompagnarti quando le vicissitudini della vita ti buttano
nella depressione più cupa e attorno a te trovi solo delusione,
gli amici non ti ascoltano od addirittura si dileguano lasciandoti
nello sconforto, proprio in quei momenti quando ti senti
abbandonato da tutti, voglio ricordarti che io sono lì vicino
a te per condividere le tue delusioni, le paure e le tue fatiche.
Anch’io sono come te, sono nato e cresciuto in una famiglia
con i loro problemi, ho avuto degli amici,
attraverso i quali ho avuto delle delusioni,
ma anche degli acerrimi nemici che con la scusa della salvezza
del popolo d’Israele mi hanno messo sulla croce, una punizione esemplare,
dicevano, per me invece la grazia di dare la vita per gli amici.
Sono stato ragazzo, ho dovuto imparare ad ubbidire ai mie genitori,
giovanotto ed ho contribuito al mantenimento della famiglia
lavorando con mio padre facendo sgabelli, poi ho incontrato gli
amici veri ed ho passato gli ultimi tre anni della mia vita terrena
assieme a loro ad incontrare tante persone per divulgare
la Parola di mio Padre, a guarire gli ammalati e curare gli oppressi;
non tutto è andato per il verso giusto, ma è stato bello.
Adesso vorrei camminare di nuovo magari proprio con te e
condividere la Parola del Padre e pregare
ogni giorno insieme a te se lo vuoi, ciao.