venerdì 31 gennaio 2014

Il Vangelo del Sabato 1 Febbraio 2014

Dal Vangelo secondo Marco (4,35-41) anno A.
In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi
discepoli: «Passiamo all'altra riva».
E, congedata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca.
C'erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca,
tanto che ormai era piena.
Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva.
Allora lo svegliarono e gli dissero:«Maestro, non t'importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!».
Il vento cessò e ci fu grande bonaccia.
Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: «Chi è
dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore.
Di fronte a questa manifestazione della potenza di Gesù, i discepoli
rimangono sconcertati e si pongono domande sulla sua vera identità.
Essi, in realtà, sono ben lontani dalla fede autentica in Gesù,
vero Dio e vero uomo.
Per adesso, cercano di dare un senso a ciò che questo profeta
ha appena compiuto.
Comandare agli elementi del cosmo era soltanto prerogativa di Dio,
però di fronte alla manifestazione della divinità di Gesù, essi non
colgono il senso di quanto hanno vissuto.
Non hanno ancora compreso che avere fede in Lui vuol dire avere
la certezza che il Signore è presente nella loro barca e che non può
avvenire loro niente di male, anche se Lui sembra dormire.
È la sua stessa presenza che deve infonderci pace e sicurezza.
Quella barca, è la barca della nostra vita, se noi attraverso la fede prendiamo
a bordo Gesù, non ci succederà assolutamente niente, perciò preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

giovedì 30 gennaio 2014

Il Vangelo del Venerdì 31 Gennaio 2014

Dal Vangelo secondo Marco (4,26-34) anno A.
In quel tempo, Gesù diceva : «Così è il regno di Dio: come un uomo
che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno,
il seme germoglia e cresce.
Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima
lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo,
subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale
parabola possiamo descriverlo?
È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno,
è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato,
cresce e diventa più grande di tutte le piante dell'orto e fa rami così grandi
che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola,
come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato,
ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Parola del Signore.
La parabola del seminatore paziente è propria del Vangelo di Marco;
in essa Gesù, pur non dicendo chiaramente cosa sia il Regno di Dio,
fa comprendere quali siano le sue caratteristiche.
Vi siete mai domandati perché Gesù parla alla folla in parabole, mentre
spiega poi ai discepoli più stretti il significato delle sue parole?
Gesù comprende che l’insegnamento sul Regno è talmente importante
che non può essere frainteso; per questo motivo Egli affida il suo insegnamento
a delle storielle, delle parabole prese dalla quotidianità, secondo un’usanza
tipica del suo tempo e della sua cultura.
Dunque, Gesù si dimostra rispettoso della capacità di comprensione della folla,
ma comunica anche che il Regno è una realtà presente nella storia.
È presente anche nella nostra storia di tutti i giorni, con la quale ci guida,
ringraziamolo pregando.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

martedì 28 gennaio 2014

Il Vangelo del Mercoledì 29 Gennaio 2014

Dal Vangelo secondo Marco (4,1-20) anno A.
In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare.
Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca,
si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo
insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare.
Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono.
Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra;
e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole,
fu bruciata e, non avendo radici, seccò.
Un'altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto.
Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono,
crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno».
E diceva:«Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici
lo interrogavano sulle parabole.
Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio;
per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino,
sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si
convertano e venga loro perdonato».
E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole?
Il seminatore semina la Parola.
Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola,
ma, quando l'ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro.
Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola,
subito l'accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi,
al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola,
subito vengono meno.
Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola,
ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte
le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto.
Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l'accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».
Parola del Signore.
Il seminatore della parabola di Gesù rivela alcune lezioni spirituali di primaria importanza,
anche se il suo comportamento potrebbe sembrare anomalo; chi è così folle da
gettare del seme buono sulla strada o sulle pietre o in mezzo ai rovi?
Questo paradosso ci fa comprendere che nel rapporto tra noi e la Parola di Dio
il problema è uno solo; la nostra poca disponibilità a cambiare,
lasciandoci trasformare da essa.
Il cuore buono, di cui si parla spesso nella Sacra Scrittura, altro non è che
quella disposizione interiore che ci permette di ascoltare la Parola con cuore
aperto ed accogliere la grazia che porta con sé.
Adesso sta a noi decidere; si tratta di lasciarsi conquistare da questo
seme della Parola, lasciandolo crescere dentro di noi affinchè porti frutti di
vita eterna, oppure continuare a far finta di niente.
Apriamo finalmente il nostro cuore definitivamente, perché così aperto il Signore
può depositare la sua Parola ed infiammarlo, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


lunedì 27 gennaio 2014

Il Vangelo del Martedì 28 Gennaio 2014

Dal Vangelo secondo Marco (3,31-35) anno A.
In quel tempo, giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori,
mandarono a chiamarlo.
Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre,
i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui,
disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio,
costui per me è fratello, sorella e madre».
Parola del Signore.
Avete mai riflettuto sul fatto che il Signore vi chiami madre?
Proprio a noi dà lo stesso titolo che è spettato alla Vergine Maria;
Essa infatti è colei che prima di essere madre è stata discepola del Figlio,
per cui a ragion veduta Gesù poteva esprimersi in quel modo.
Ma anche noi possiamo essere continuazione di Maria per l’oggi di ogni uomo,
nella misura in cui anche noi facciamo spazio nella nostra vita alla parola
di Gesù per poterci far guidare da essa nella volontà di Dio.
Pensiamo che sia difficile capire e fare la volontà del Signore?
Eppure, Egli ci chiede semplicemente di vivere la nostra vita con amore
e dedizione nei confronti degli altri, con delicatezza ed amabilità; quanto più
ci sforziamo di fare  ciò, tanto più la volontà di Dio ci diventa chiara.
Facciamo lo spazio necessario nel nostro cuore, per farvi entrare la Parola di Gesù
con amore poi tutto diventerà più facile, ma non dimentichiamo di pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


domenica 26 gennaio 2014

Il Vangelo del Lunedì 27 Gennaio 2014

Dal Vangelo secondo Marco (3,22-30) anno A.
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui
è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana?
Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi;
se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi.
Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può
restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni,
se prima non lo lega.
Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati
e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro
lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Parola del Signore.
Bestemmiare contro lo Spirito Santo significa chiudere il cuore in maniera
ostinata e definitiva alla grazia di Dio che si manifesta in Gesù.
Gli scribi, di fronte alla prova tangibile della potenza di Gesù e alla
sua spiegazione, si ostinano a rifiutare la sua persona.
È un atteggiamento terribile, perché impedisce irrevocabilmente l’azione di Dio;
Egli trova la porta chiusa, per cui è costretto ad  andare avanti.
Ma questo vuol dire autocondannarsi al buio e alla solitudine, poiché
se non c’è Gesù nella nostra vita, tutto è vano e senza senso.
Il Signore, delicatamente e con pazienza, continua a parlare agli scribi
in parabole, nella speranza che essi possano accogliere il suo messaggio
di salvezza senza sentirsi forzati o costretti, ma invano.
Ecco la nostra speranza, apriamo il cuore per accogliere la Parola del Signore,
non facciamo gli scribi, per questo dobbiamo pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

sabato 25 gennaio 2014

Il Vangelo della 3° Domenica del Tempo Ordinario

Dal Vangelo secondo Matteo (4,12-23) anno A.
Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea,
lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare,
nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato
detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il
regno dei cieli è vicino».
Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone,
chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare;
erano infatti pescatori.
E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini».
Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni
suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le
loro reti, e li chiamò.
Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe,
annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie
e di infermità nel popolo.
Parola del Signore.
Gesù inizia la sua attività pubblica evangelizzando—senza sosta—città e villaggi.
Quante persone avranno ascoltato l’insegnamento di questo rabbì?
Come avranno reagito?
Al di là di certe descrizioni che ci danno i Vangeli riguardo al consenso
della folla di fronte ai miracoli, possiamo immaginare la fatica del
Signore a fare breccia nel cuore dei suoi ascoltatori, perché la sua
Parola di vita potesse trovare accoglienza.
Eppure, qualcuno accoglie la sua Parola e, senza farsi troppe domande,
lascia tutto e lo segue; sono persone che hanno già una vita, una famiglia
e un proprio ruolo nella società.
Eppure, la proposta del Maestro risulta essere attraente;
Egli propone loro di porsi completamente al servizio del Regno dei Cieli.
E noi sappiamo dire di si alle proposte del Signore?
Spero proprio di si, altrimenti per convincerci dobbiamo solo pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

venerdì 24 gennaio 2014

Il Vangelo del Sabato 25 Gennaio 2014

Dal Vangelo secondo Marco (16,15-18) anno A.
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura.
Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono:
nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno
in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno;
imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Parola del Signore.
Predicare il Vangelo al mondo intero non è certo cosa facile,
e i discepoli lo sanno bene; lo scoprì anche san Paolo, il quale
visse in prima persona l’esperienza della fondazione di
diverse chiese, tra le lacrime e il dolore.
Eppure, Gesù non lascia da soli coloro che manda nel suo nome;
Egli infatti dona loro il suo Spirito, il quale permette di andare
al di là di ogni possibilità umana.
Ecco che alcuni uomini, poveri e ignoranti, divengono apostoli, cioè mandati
da Dio stesso per annunciare la Buona Novella, senza temere pericoli e rifiuto.
Predicare il Vangelo è un dovere di ogni cristiano; man mano che
anche noi ci facciamo annunciatori della parola di Gesù, viviamo l’esperienza
della conversione e del rinnovamento interiore, che è fonte di gioia.
Quella gioia che hai nel cuore, anche nei momenti di dolore causato
dalla morte di tua madre, per questo preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

giovedì 23 gennaio 2014

Il Vangelo del Venerdì 24 Gennaio 2014

Dal Vangelo secondo Marco (3,13-19) anno A.
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva
ed essi andarono da lui.
Ne costituì Dodici - che chiamò apostoli -, perché stessero con lui
e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro,
poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo,
ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè "figli del tuono"; e Andrea,
Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo,
Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.
Parola del Signore.
Gesù chiama a sé “quelli che Egli volle”.
Dunque il Signore li aveva già scelti dall’eternità, compreso il traditore;
è davvero un mistero grande, poiché Dio, pur sapendo che tra gli Apostoli
vi sarebbe stato colui che avrebbe venduto alla morte suo Figlio,
decide di prenderlo comunque nel gruppo dei Dodici.
Essi sono stati chiamati essenzialmente per due motivi;
anzitutto per stare con Lui.
Essi cioè hanno il compito di riempirsi di Lui, di nutrirsi della sua Parola e della
sua presenza, entrando in stretto contatto con i misteri del regno dei cieli.
Ma questo perché poi potessero andare a predicare; essi dovevano
stare con Lui perché potessero fare da tramite con tutte le genti che
avrebbero cercato il Signore nel corso di tutti i tempi a venire.
Tutti noi, come gli Apostoli, siamo chiamati per far conoscere, nelle
nostre possibilità, il Signore a chi incontriamo sulla nostra strada,
perciò dobbiamo sempre rispondere presente alla chiamata,
nel frattempo aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

mercoledì 22 gennaio 2014

Il Vangelo del Giovedì 23 Gennaio 2014

Dal Vangelo secondo Marco (3,7-12) anno A.
In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo
seguì molta folla dalla Galilea.
Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall'Idumea e da oltre il Giordano e dalle
parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca,
a causa della folla, perché non lo schiacciassero.
Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male
si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi
piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!».
Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
Parola del Signore.
La folla, di fronte alla manifestazione della potenza di Gesù, lo segue
e addirittura gli si getta addosso appena lo vede; essi hanno scoperto
in Lui il profeta mandato da Dio.
Eppure, questa non è ancora la vera fede che serve per credere nel
Figlio di Dio; anche i demoni lo conoscono e credono nella sua potenza,
ma questo, purtroppo, non è tutto.
Ad un certo punto, i segni lasceranno il posto ad una nuova esperienza
del Figlio di Dio; ai miracoli si sostituiranno le previsioni della passione
del Cristo, servo sofferente.
La fede ci aiuta a credere che la potenza, manifestata da Gesù nei miracoli,
è la stessa che si esplicita nell’impotenza della croce; essa ci permette
di riconoscere il Cristo, in qualsiasi modo si manifesti nella nostra vita.
Com’è la nostra fede? È come quella delle folle?
Speriamo di no, altrimenti ci ritroveremo ancora impantanati nella melma
del peccato, perciò aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


martedì 21 gennaio 2014

Il Vangelo del Mercoledì 22 Gennaio 2014

Dal Vangelo secondo Marco (3,1-6) anno A.
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga.
Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano
a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
Egli disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!».
Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male,
salvare una vita o ucciderla?».
Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione,
rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all'uomo: «Tendi la mano!».
Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio
contro di lui per farlo morire.
Parola del Signore.
Sembra quasi che Gesù voglia provocare la reazione negativa dei farisei,
i quali già cercavano un pretesto per metterglisi contro.
In realtà, a Gesù interessa, la salute e la salvezza dei poveri,
degli ammalati e dei sofferenti.
Egli vuole comunicare la sua ansia di liberazione e di riscatto proprio per i più
deboli, per le vittime mute e silenziose per le quali nessuno faceva niente.
Per loro Egli sembra mettere in secondo piano persino la legge del sabato
e il suo significato sacro.
Gesù non vuole abolire il sabato, quanto piuttosto riportarlo al suo significato
principale; il riposo è stato fatto da Dio per poter esercitare l’amore
che libera e che salva.
Purtroppo, ancora una volta, i farisei non vogliono comprendere il messaggio di Gesù.
Ecco i nostri fratelli, i farisei, appunto; quante volte anche noi facciamo
orecchie da mercante, e non vogliamo ascoltarlo, quando ci parla
attraverso il Vangelo, non facciamo come loro, piuttosto ascoltiamo
il suo messaggio aiutandoci con la preghiera.
 Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

lunedì 20 gennaio 2014

Il Vangelo del Martedì 21 Gennaio 2014

Dal Vangelo secondo Marco (2,23-28) anno A.
In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi
discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.
I farisei gli dicevano: «Guarda!
Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando
si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame?
Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani
dell'offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti,
e ne diede anche ai suoi compagni!».
E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato!
Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».
Parola del Signore.
Gesù cita ai farisei, che ben conoscevano la Scrittura, un episodio in cui
a Davide e ai suoi uomini fu permesso di mangiare i pani dell’offerta che,
 nel santuario, erano destinati soltanto a Dio e ai sacerdoti.
Ma essi non comprendono, legati come sono ad una tradizione ormai muta
che cercava di salvare un principio sterile.
Gesù non voleva abolire le usanze della religiosità di Israele, ma voleva
ridonare ad esse il loro vero significato.
La Legge mosaica è fatta per aiutare l’uomo a vivere il suo rapporto con Dio
e con i fratelli e non per soffocarlo con un’infinità di precetti umani.
Però, Gesù è anche il padrone del sabato, identificandosi
come colui che sta sopra la Legge.
Egli è la chiave che permette di comprenderla sino in fondo.
Non facciamoci tanti pregiudizi e seguiamo il suo insegnamento
attraverso il Vangelo, attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

domenica 19 gennaio 2014

Il Vangelo del Lunedì 20 Gennaio 2014

Dal Vangelo secondo Marco (2,18-22) anno A.
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno.
Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli
dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo
sposo è con loro?
Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno
giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo
nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore.
E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri,
e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».
Parola del Signore.
Il digiuno faceva parte dei riti di Israele, e aveva significati penitenziali
e di purificazione.
Ma Gesù vuole indicare ai farisei e ai discepoli di Giovanni un nuovo
modo di considerare il tempo che stanno vivendo; è il tempo della visita
dello Sposo che dà gioia con la sua presenza.
Quando sarà il momento, il loro digiuno avrà un significato particolare;
esso sarà segno della tristezza per la sua mancanza, e sarà manifestazione
dell’attesa del suo ritorno in mezzo a loro.
Questo discorso però, secondo Gesù, non è comprensibile se non si attua
un totale rinnovamento del proprio modo di pensare e di credere in Dio.
Gesù è una novità troppo grossa per poter essere compresa entro
i canoni tradizionali della religiosità ebraica.
Se crediamo di avere Gesù nel cuore, dobbiamo essere nella gioia,
per riuscirci dobbiamo pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


sabato 18 gennaio 2014

Il Vangelo della 2° Domenica del Tempo Ordinario

Dal Vangelo secondo Giovanni (1,29-34) anno A.
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui,
disse: «Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!
Egli è colui del quale ho detto: "Dopo di me viene un uomo che è
avanti a me, perché era prima di me".
Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell'acqua,
perché egli fosse manifestato a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere
come una colomba dal cielo e rimanere su di lui.
Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare
nell'acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito,
è lui che battezza nello Spirito Santo".
E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Parola del Signore.
Giovanni ci dà un indizio molto importante per comprendere la persona di Gesù.
Egli è l’Agnello, cioè uno degli animali più utilizzati nella liturgia
del tempio di Israele per i sacrifici.
Esso è mansueto, non si ribella neanche di fronte alla morte
e fino alla fine conserva il suo atteggiamento dolce e mite.
Eppure Gesù, il vero Agnello, ha una forza e un potere infinito;
Egli prenderà su di sé tutto il peso del peccato del mondo per distruggerlo
per mezzo dell’amore manifestato sulla croce.
Il Figlio manifesta la sua potenza umile e mite per mezzo dello Spirito Santo.
Giovanni è il testimone di Gesù, Figlio del Padre e fratello di ciascuno di noi,
che si fa vicino ad ogni uomo e gli dona l’amicizia perduta a causa del peccato.
Se crediamo che Gesù è nostro fratello, ed è vicino a noi in ogni momento
della nostra vita, dobbiamo solo ringraziare con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.