giovedì 29 maggio 2014

Il Vangelo del Giovedì 29 Maggio 2014

Dal Vangelo secondo Giovanni (16,16-20) anno A.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco
e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos'è
questo che ci dice: "Un poco e non mi vedrete; un poco
ancora e mi vedrete", e: "Io me ne vado al Padre"?».
Dicevano perciò:«Che cos'è questo "un poco", di cui parla?
Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State
indagando tra voi perché ho detto: "Un poco e non mi vedrete;
un poco ancora e mi vedrete"?
In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete,
ma il mondo si rallegrerà.
Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».
Parola del Signore.
La tristezza di cui parla Gesù ha un significato del tutto particolare;
non si tratta tanto di quella forma di deprimente ripiegamento
su se stessi, né di malumore arcigno.
Si tratta piuttosto di un sentimento di dolore per l’assenza
del Maestro, ma anche di fiduciosa attesa che la sua Parola
si realizzi in pienezza.
Per adesso, gli Apostoli non possono comprendere appieno
le sue parole; di lì a poco, essi si disperderanno tutti quanti,
mentre il loro Signore si troverà tutto solo ad affrontare
il dramma della passione e della morte.
Intanto, però, quelle parole misteriose restano per loro come
una promessa; alla fine, quella tristezza si tramuterà in una gioia
che nessuno potrà togliere loro.
Se il Signore vive in noi, non c’è tristezza che, prima o poi,
non si tramuti in gioia.
Se veramente ci siamo riempiti di Cristo, dobbiamo essere pieni
di felicità e gioia, perciò non possiamo più essere tristi, neanche
nelle avversità, perciò prendiamo la forza nella preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


martedì 27 maggio 2014

Il Vangelo del Mercoledì 28 Maggio 2014

Dal Vangelo secondo Giovanni (16,12-15) anno A.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho
ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità,
perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito
e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel
che è mio e ve lo annuncerà.
Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto
che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Parola del Signore.
Lo Spirito Paraclito ha una funzione importante nei confronti dei
discepoli; le implicazioni del messaggio evangelico sono di una
portata talmente grande e meravigliosa, che per ora essi non
sono in grado di reggerne il peso.
Dunque, è necessario che qualcuno parli al cuore dei discepoli,
in modo da far ricordare loro le parole di Gesù, attualizzandole
e spiegandole in tutto il loro significato.
Gesù si rende vivo e operante in noi proprio grazie allo Spirito;
è Lui che ci ricorda le parole del Signore e ci fa comprendere
come dobbiamo agire per continuare questo rapporto di
comunione tra noi e il Maestro.
A noi il dovere di far attenzione alle sue ispirazioni, affinchè la sua
voce profonda e delicata ci aiuti nel nostro camino verso Cristo.
Gesù, ancora una volta ci affida allo Spirito, perché senza di Lui
non riusciremo a fare proprio niente, ce lo ha promesso, stiamo
certi che ce lo dona, già da adesso ringraziamolo con la preghiera.
 Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


lunedì 26 maggio 2014

Il Vangelo del Martedì 27 Maggio 2014

Dal Vangelo secondo Giovanni (16,5-11) anno A.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: "Ora vado da colui
che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: "Dove vai?".
Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché,
se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado,
lo manderò a voi.
E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo
al peccato, alla giustizia e al giudizio.
Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia,
perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio,
perché il principe di questo mondo è già condannato".
Parola del Signore.
Spesso Gesù, aveva dovuto constatare la lentezza e il ritardo
dei discepoli nel comprendere ciò che faceva e che diceva.
Qualche volta aveva dovuto reagire fortemente contro certi
loro atteggiamenti che si discostavano dal vangelo.
E anche ora si accorge che non sono in grado di comprendere
tutte le esigenze che escono dalla sua parola.
Ma non c’è rimprovero nelle parole di Gesù.
Del resto aveva scelto i suoi amici personalmente
e ne conosceva bene i limiti.
E quella sera non lo nasconde, li ritiene ancora incapaci
di portare il peso del vangelo.
Gesù però non ha bisogno di sapienti e di intellettuali,
non è in cerca di potenti e di forti cui affidare il vangelo.
Anzi, sembra fare il contrario.
Un giorno giunse a dire: “Ti ringrazio, o Padre, Signore del
cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti
e agl’intelligenti e le hai rivelate ai piccoli”.
La sua Parola, infatti, non è una dottrina alta o un’ideologia
complessa che solo pochi sono in grado di comprendere
e di approfondire; è un’energia che riempie il cuore e
trasforma la vita, e che tutti possono accogliere.
Gesù ci chiede soltanto lasciarla operare, di non frenarla,
e di farci riempire il cuore di amore.
Ecco allora cosa ci serve per portare il peso del Vangelo;
avere un cuore innamorato, se facciamo fatica,
aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

domenica 25 maggio 2014

Il Vangelo del Lunedì 26 Maggio 2014



Dal Vangelo secondo Giovanni (15,26-16,4a) anno A.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando verrà
il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità
che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche
voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi.
Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l'ora in cui chiunque
vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio.
E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.
Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora,
ve ne ricordiate, perché io ve l'ho detto».
Parola del Signore.
Il compito a cui Gesù chiama i suoi discepoli non è per nulla facile.
Essi dovranno aspettarsi persino la follia e il fanatismo di coloro
che crederanno di dare culto a Dio eliminandoli e perseguitandoli.
Ma nonostante tutto, non devono scoraggiarsi, anche se tutto
il mondo fosse contro di loro, essi avranno sempre dalla loro
parte il Paraclito, cioè lo Spirito consolatore, il quale mostrerà loro
la strada da percorrere, affinchè la salvezza di Dio giunga a tutti.
Dunque, è solo grazie allo Spirito Santo che la testimonianza
degli Apostoli, e quindi anche la nostra, assume una portata
particolare; le parole che diciamo si riempiono di un significato
particolare e aprono a coloro che ascoltano orizzonti di vita eterna.
Ecco a cosa serve essere pieni di Spirito Santo, a non avere più paura
di niente, neanche della persecuzione e del male, perciò chiediamo
al Signore che ci riempia di Spirito Santo attraverso la preghiera.
 Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

sabato 24 maggio 2014

Il Vangelo della 6° Domenica di Pasqua

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,15-21) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Se mi amate,
osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre
ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi
per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può
ricevere perché non lo vede e non lo conosce.
Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.
Non vi lascerò orfani: verrò da voi.
Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete,
perché io vivo e voi vivrete.
In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio
e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi
è colui che mi ama.
Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io
lo amerò e mi manifesterò a lui”.
Parola del Signore.
Gesù fa ai suoi Apostoli una grande promessa; essi vivranno.
Questo significa che non potrà mai esserci nulla che, per quanto
doloroso o critico possa sembrare, li dividerà dal Maestro.
Certo, di li a poco essi dovranno affrontare lo scandalo della croce
e della morte del loro Signore.
Eppure, nemmeno la morte riuscirà a dividerli e a sottrarre loro
quella promessa di vita che Gesù ha appena fatto loro.
La stessa promessa il Signore la rivolge anche a noi; non ci sarà
mai nulla che potrà dividerci da Lui, nemmeno la morte.
Dunque, non possiamo avere paura né provare smarrimento
lungo lo scorrere dei nostri giorni.
Egli sarà con noi fino alla fine dei giorni e ci proteggerà con
la sua mano sapiente.
Affidiamoci dunque a Lui senza alcun timore,
con fede grande e con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

venerdì 23 maggio 2014

Il Vangelo del Sabato 24 Maggio 2014

Dal Vangelo secondo Giovanni (15,18-21) anno A.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se il mondo
vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.
Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo;
poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo,
per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: "Un servo non
è più grande del suo padrone".
Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi;
se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.
Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome,
perché non conoscono colui che mi ha mandato».
Parola del Signore.
Per quanto i discepoli di Cristo siano dispensatori di un messaggio
di felicità e di realizzazione, non devono mai dimenticare che nel
mondo ci sono anche forze avverse al Signore, e quindi anche a loro.
Gesù vuole avvisare i suoi discepoli perché non vivano delusioni
né arresti sul loro cammino; del resto, in un altro contesto, il Cristo
si rivolgerà ai suoi discepoli chiamandoli piccolo gregge.
Cos’è un piccolo gregge, in confronto alla vastità del mondo?
Eppure, quel piccolo gregge, seppure in mezzo a difficoltà e ostacoli
d’ogni genere, da più di duemila anni continua ad annunciare con
coraggio e umiltà quella Parola che salva e dà la vita eterna.
Non ci si deve spaventare né meravigliare di fronte a queste
reazioni; significa che si è sulla strada giusta.
A volte, la strada giusta può essere in salita e piena di pietre e rovi,
ma se seguiamo le indicazioni del Signore arriveremo in cima
alla vetta, l’importante è non smettere mai di pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

giovedì 22 maggio 2014

Il Vangelo del Venerdì 23 Maggio 2014

Dal Vangelo secondo Giovanni (15,12-17) anno A.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il
mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come
io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo:
dare la sua vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando.
Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che
fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto
ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti
perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché
tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.
Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Parola del Signore.
Avere Gesù come amico è la grazia più grande che possa
capitarci e, di conseguenza, perdere quest’amicizia significa
incorrere nella più grande disgrazia.
Ma per vivere quest’amicizia è necessario che ci sia una comunione
d’intenti; del resto, due amici sono tali quando riconoscono fra di
loro di avere modi di pensare e interessi comuni.
Quindi, per coltivare tale amicizia con il Figlio di Dio, bisogna
impegnarsi a fare ciò che Lui ha fatto e continua a fare; amare
senza misura, fino al dono totale di sé.
Certo, non è semplice camminare lungo questa strada; però non
si deve dimenticare che l’amicizia con Gesù rende, man mano,
sempre più simili a Lui, per cui il nostro cuore diviene sempre più
simile al suo, capace cioè di amare sempre tutti, anche i nostri nemici.
Non è una cosa semplice, ma per essere in comunione d’amore con
il Signore bisogna arrivarci, perciò per riuscirci bisogna pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


mercoledì 21 maggio 2014

Il Vangelo del Giovedì 22 Maggio 2014

Dal Vangelo secondo Giovanni (15,9-11) anno A.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Come il Padre
ha amato me, anche io ho amato voi.
Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore,
come io ho osservato i comandamenti del Padre mio
e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la
vostra gioia sia piena».
Parola del Signore.
Le parole di Gesù ci ricordano un particolare fondamentale
per la nostra vita; non vi è gioia vera e duratura, se non in Dio.
Noi, in genere, siamo alla ricerca spasmodica di felicità e,
quando ci sembra di averla trovata, sentiamo dopo pochissimo
l’amaro sapore della delusione e del vuoto.
Solo se siamo uniti a Gesù possiamo sperimentare la gioia
che viene da Dio, e che per sua definizione non finisce mai.
Si deve però avere il coraggio di cercare solo quella, impiegando tutte
le proprie energie senza sprecarle per altre forme di apparenti
felicità che, alla fine, ci deludono e basta.
Perché non proviamo a fare di tutta la nostra vita una continua
ricerca di quella felicità che dà il Signore?
Quanto più ci apriremo a Lui e al suo amore, tanto più
sperimenteremo questa gioia.
Solo nella gioia di Cristo saremo sereni anche nelle tribolazioni,
perciò offriamo a Lui la nostra preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


martedì 20 maggio 2014

Il Vangelo del Mercoledì 21 Maggio 2014

Dal Vangelo secondo Giovanni (15,1-8) anno A.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore.
Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia,
e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.
Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi.
Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane
nella vite, così neanche voi se non rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di
me non potete far nulla.
Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca;
poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello
che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio:
che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore.
L’unico sforzo che ogni cristiano deve fare, secondo Gesù,
sembra essere esclusivamente quello di restare in Lui.
Ciò significa, in maniera concreta, fare di tutto affinchè egli possa
vivere in noi con la sua grazia.
Tale grazia è come la linfa che nutre e permette la sopravvivenza
ai tralci della vite; è strano vedere come anche oggi ci siano tanti
cristiani che s’impegnano a vivere una vita cristiana fatta di regole
e precetti, quando tutte le nostre forze devono essere utilizzate
per poter restare in Lui.
Solo in un rapporto vitale e intimo con Lui c’è la chiave della nostra felicità.
Parlare con Lui, stare con Lui e vivere di Lui; quest’amicizia e comunione
con il Signore diventa, piano piano, l’unica ragione di vita.
Ecco cosa manca al cristiano di oggi, manca la familiarità con il Signore,
cioè; dialogare con Lui attraverso la sua Parola, ci riusciremo meglio
se ci aiutiamo con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

lunedì 19 maggio 2014

Il Vangelo del Martedì 20 Maggio 2014

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,27-31a) anno A.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio
la pace, vi do la mia pace.
Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: "Vado e tornerò da voi".
Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre,
perché il Padre è più grande di me.
Ve l'ho detto ora, prima che avvenga, perché,
quando avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe
del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna
che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre
mi ha comandato, così io agisco».
Parola del Signore.
Evidentemente, le parole di Gesù ci fanno capire che
esistono diversi tipi di pace.
Sebbene alcune di esse sembrino imitare molto bene
quella che dà Lui, si deve dire che non sono così
durature e profonde come la sua.
Quale tipo di pace dona il Signore?
È quella che proviene dalla consapevolezza di fare la
volontà di Dio; Gesù si trova in procinto di donare
la sua vita sull’altare della croce e il suo cuore, sebbene
toccato dalla paura e dall’angoscia, è in pace profonda.
Sa che quella è la volontà del Padre, e sa anche che
da questa pace sgorgheranno fiotti di consolazione
e di speranza per sé e per gli altri.
Chiediamo con insistenza questa pace al Padre;
Egli non ce la negherà e ci farà provare la gioia
di essere suoi figli prediletti, come Gesù.
Quanto è semplice avere la pace attraverso il Signore,
allora chiediamogliela attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


domenica 18 maggio 2014

Il Vangelo del Lunedì 19 Maggio 2014

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,21-26) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Chi accoglie
i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama.
Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò
e mi manifesterò a lui».
Gli disse Giuda, non l'Iscariota: «Signore, come è accaduto
che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo
dimora presso di lui.
Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che
voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi.
Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome,
lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto".
Parola del Signore.
In questo brano, Gesù inizia a parlare della presenza e dell’azione
dello Spirito Santo, il quale irromperà nelle vite degli Apostoli
e nella Chiesa nascente.
In effetti, è proprio l’azione dello Spirito che permette ai nostri cuori di
cogliere la presenza discreta e silenziosa di Gesù e del Padre nella nostra vita.
Quando, infatti, osserviamo la Parola che ci ha detto il Signore,
lo Spirito crea dentro di noi uno spazio di disponibilità e di accoglienza,
che ci rende abitazione della Trinità.
Gesù parlava anzitutto ai suoi Apostoli; ma poi, Egli stesso dice che
questo avverrà tutte le volte che si troverà qualcuno disponibile
nei confronti della sua Parola che salva.
Dunque, impegniamoci ad osservare la parola di Gesù; Egli farà il resto.
Ecco a cosa serve leggere e meditare la Parola ogni giorno, non è facile,
ma se aiutiamo con la preghiera ce la possiamo fare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

sabato 17 maggio 2014

Il Vangelo della 5° Domenica di Pasqua.

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,1-12) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Abbiate fede
in Dio e abbiate fede anche in me.
Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore.
Se no, vi avrei mai detto: "Vado a prepararvi un posto"?
Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò
di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi.
E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come
possiamo conoscere la via?».
Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da
ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non
mi hai conosciuto, Filippo?
Chi ha visto me, ha visto il Padre.
Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"?
Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?
Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre,
che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro,
credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà
le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste,
perché io vado al Padre".
Parola del Signore.
Dovremmo aver compreso che la vita ha uno scopo e che
questo scopo è la sua pienezza totale e definitiva presso il Padre.
Come conseguirlo?
Cristo si offre di guidarci e ci dice; Io sono la via, la verità e la vita.
La via che conduce al Padre, quindi alla felicità.
La verità, che ci fa conoscere il Padre.
La vita vera, quella che viene da Dio.
Egli si è fatto uomo per comunicarla agli uomini, abbondantemente
e sovrabbondantemente.
La vita del Padre, Cristo ce la trasmette per mezzo della Chiesa;
con i Sacramenti che essa amministra, con l’insegnamento che
impartisce a suo nome.
Per questo il cristiano dev’essere costantemente in ascolto della
parola di Cristo, e conformare a questa Parola tutta la sua vita.
Seguiamo ogni giorno la Parola di Cristo, solo attraverso la Parola
troveremo la via del Signore, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


venerdì 16 maggio 2014

Il Vangelo del Sabato 17 Maggio 2014

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,7-14) anno A.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete
conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da
ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non
mi hai conosciuto, Filippo?
Chi ha visto me, ha visto il Padre.
Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"?
Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?
Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre,
che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me.
Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le
opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché
io vado al Padre.
E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre
sia glorificato nel Figlio.
Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
Parola del Signore.
Questa rivelazione di Gesù a Filippo è davvero grande; Dio
non è più lontano e chiuso nella sua impenetrabilità,
come credevano i Giudei.
Ora nessuno sarebbe più morto nell’udire la voce di Dio,
come aveva creduto il popolo eletto; il volto del Padre
risplende in quello di suo Figlio Gesù.
Per fissare i tratti di quel volto basta guardare al Cristo, per
cui nulla potrà più interporsi tra Dio e i suoi figli.
Sono necessari, però, anche tanto coraggio e tanta fede;
nell’incarnazione del Verbo, Dio si è fatto così prossimo
a noi che rischiamo di non riconoscerlo più.
Molti, lungo i secoli, si sono scandalizzati del fatto che Egli
si sia fatto troppo umano e vicino a noi; eppure, questa è la volontà
di Dio; farsi conoscere e amare da tutti, mostrandosi nel volto di Gesù.
Perciò, non facciamo come al tempo di, che aspettavano Dio,
è venuto nelle loro case, ma non lo hanno riconosciuto,
e noi cosa facciamo? Una cosa sola, guardiamo Cristo e ci basta,
perciò ringraziamo pregando.
 Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.