In quel tempo, Gesù espose alla folla un'altra parabola dicendo: «Il regno dei cieli si può paragonare a un
uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.
Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico,
seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò.
Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania.
Allora i servi andarono dal padrone di casa
e gli dissero: Padrone, non hai seminato
del buon seme nel tuo campo?
Da dove viene dunque la zizzania?
Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo.
E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla?
No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania,
con essa sradichiate anche il grano.
Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento
della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli
per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio».
Parola del Signore.
Anche oggi una parabola del seme.
Anzitutto del “buon seme” seminato da Gesù nel campo della Chiesa e del mondo.
Un rilievo importante che fa giustizia di ogni visione pessimistica della realtà umana.
Il bene è sempre presente e opera dappertutto, anche se non sempre e non dovunque
fa notizia. Al contrario del male che ha sempre l’onore delle prime pagine dei giornali.
E al male fa anche riferimento la parabola: alla “zizzania” seminata dal “nemico”,
ossia a tutto ciò che è in contrasto col regno, l’unico progetto di vita degno dell’uomo.
Sconcerta il fatto che la zizzania venga seminata dal nemico, “mentre tutti dormono”:
per mancanza cioè di vigilanza da parte dei servi e dei collaboratori del padrone.
Interpella perciò la responsabilità delle nostre omissioni: non è male soltanto il farlo
ma anche non impedirlo per quanto e come lo dobbiamo e lo possiamo.
Conforta, tuttavia, la tolleranza e la misericordia del Signore, il quale, nell’attesa
del giudizio e della condanna definitiva, lascia che il bene e il male crescano insieme:
non solo nel mondo ma anche nella Chiesa e in ciascuno di noi.
Siamo perciò capaci di attese fiduciose e pazienti: come lo è il cuore di Dio,
se vogliamo ce la possiamo fare, lasciamoci aiutare dal Signore e preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.
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