lunedì 16 luglio 2012

Il Vangelo del Martedì 17 Luglio 2012

Dal Vangelo secondo Matteo (11,20-24) anno B.
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida.
Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo
a voi, già da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere.
Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una

sorte meno dura della vostra.
E tu, Cafarnao,

sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai!
Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te,
oggi ancora essa esisterebbe!
Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!».

Parola del Signore.
Il miracolo non è garanzia certa di salvezza o di predilezione da parte di Dio;
anzi, certe volte questi possono essere delle autentiche responsabilità,
delle quali Dio ci chiederà conto.
La dimostrazione di questo sta nelle accuse che Gesù scaglia contro le città
nelle quali Egli aveva compiuto il maggior numero di miracoli; esse, pur avendo
visto le opere di Dio, non si erano convertite.
Il miracolo, per loro, aveva il significato di semplice manifestazione taumaturgica
di Gesù.
Quando chiediamo i miracoli e le grazie per noi e per i nostri cari,
siamo sicuri di capire la responsabilità che questo comporta?
Se essi non diventano opportunità di miglioramento e di conversione,
saranno occasioni sprecate delle quali dobbiamo rispondere davanti a Dio.
È vero, noi non sappiamo chiedere bene le grazie che ci servono,
impariamo a farlo bene, concentrandoci nella preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come

noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.



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