venerdì 8 novembre 2013

Il Vangelo del Sabato 9 Novembre 2013

Dal Vangelo secondo Giovanni (2,13-22)
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e,
là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio,
con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne
rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse:«Portate via di qui queste
cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci
mostri per fare queste cose?».
Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni
e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto
questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Parola del Signore.
Queste parole di Gesù, ancora oggi, ci lasciano davvero stupiti.
Egli parlava del suo corpo come del vero tempio; i suoi contemporanei non
compresero cosa Egli volesse dire, e nemmeno i suoi discepoli capirono il senso
delle sue parole, se non molto tempo dopo.
La Chiesa, edificio di mattoni nel quale ci riuniamo per esprimere e celebrare
la nostra fede, è simbolo di quel tempio che è il corpo di Gesù.
Quando siamo riuniti nel suo nome, noi eleviamo a Dio lo stesso cantico di lode
che il Figlio innalza al Padre e ci uniamo a Lui perché la preghiera della
Chiesa intera si unisca alla voce del Cristo.
Riusciamo a capire perché è così importante partecipare alla liturgia
in un tempio consacrato?
Quando siamo in Chiesa, ricordiamoci il significato ed il valore del luogo
in cui ci troviamo.
Perciò non facciamola diventare un mercato, ma semplicemente
un luogo di preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come                                                  
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,                                                       
ma liberaci dal male. Amen.                                                                                                                          
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.                                                                                             
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


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