venerdì 22 novembre 2013

Il Vangelo del Sabato 23 Novembre 2013

Dal Vangelo secondo Luca (20,27-40)
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi -i quali dicono
che non c'è risurrezione - e gli posero questa domanda: «Maestro,
Mosè ci ha prescritto: "Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie,
ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una
discendenza al proprio fratello".
C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli.
Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli.
Da ultimo morì anche la donna.
La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie?
Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito;
ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti,
non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire,
perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto,
quando dice: "Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe".
Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene».
E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.
Parola del Signore.
Ti capita mai di pensare come sarà la nostra vita, quando saremo in cielo?
Certamente questa domanda se la ponevano in molti anche al tempo di Gesù;
per i sadducei, i quali non credevano nella risurrezione, questa domanda
aveva un significato particolare.
Di fronte a Gesù, il quale più volte aveva parlato della risurrezione dai morti,
essi proponevano un caso volutamente assurdo.
Ma il Signore risponde sia a noi che a loro invitandoci ad aprire gli orizzonti
della nostra fede; la vita del cielo è talmente diversa da qualsiasi esperienza
che abbiamo fatto nell’esistenza, che nulla le si può paragonare.
Dunque, nel frattempo, dobbiamo vivere in modo tale da prepararci ad essa
con una vita santa e degna, per poterla già sperimentare su questa terra sin
da adesso, perciò cominciamo a prepararci attraverso la preghiera.
 Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come                                                  
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,                                                        
ma liberaci dal male. Amen.                                                                                                                          
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.                                                                                              
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

  

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