venerdì 21 giugno 2013

Il Vangelo del Sabato 22 Giugno 2013

Dal Vangelo secondo Matteo (6,24-34).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Nessuno può servire a due
padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà
l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete
o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete;
la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai;
eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?
E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?
E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo:
non lavorano e non filano.
Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria,
vestiva come uno di loro.
Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà
gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo?
Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?
Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti
sa che ne avete bisogno.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste
cose vi saranno date in aggiunta.
Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già
le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena”.
Parola del Signore.
Se leggessimo più spesso questo brano, probabilmente avremmo meno
bisogno di ricorrere ad ansiolitici e tranquillanti.
Quello che Gesù ci comunica in questo brano è una grande serenità e pace.
Esse, paradossalmente, derivano dalla comprensione del fatto che nelle nostre mani
non c’è nessun potere, nemmeno quello di allungare la nostra vita di un solo minuto.
Proprio questa consapevolezza d’impotenza ci fa alzare gli occhi al cielo e ci fa prendere
coscienza del fatto che Dio si prende cura di noi, persino nelle cose più pratiche e quotidiane.
Allora, il nostro unico impegno deve essere quello di ricercare il regno di Dio
e la sua giustizia; per il resto, c’è chi pensa per noi.
Se abbiamo ancora paura del futuro e di quanto potrebbe accaderci, allora abbiamo
ancora il cuore di un pagano, e non conosciamo la pace che proviene dal fidarsi di Dio.
Fidiamoci ciecamente di Lui, se non ce la facciamo aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come                                                  
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,                                                        
ma liberaci dal male. Amen.                                                                                                                          
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.                                                                                              
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata


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