mercoledì 26 giugno 2013

Il Vangelo del Giovedì 27 Giugno 2013

Dal Vangelo secondo Matteo (7,21-29) anno C.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore,
entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo
nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome?
Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me,
voi operatori di iniquità.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile
a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono
su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica,
è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono
su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».
Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento:
egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi”.
Parola del Signore.
Confrontarsi con questa pagina è decisivo.
Dice Gesù: “Chi ascolta queste mie parole e le mette in pratica, può essere paragonato
a un uomo saggio che costruì la sua casa sulla roccia”, mentre, “chi non la mette in pratica,
può essere paragonato a un uomo stolto che costruì la sua casa sulla sabbia”.
L’esempio continua; venne la pioggia a dirotto, i fiumi strariparono, soffiarono i venti e si abbatterono su quelle due case; sono le tempeste della vita che tutti sperimentiamo.
Bene, la prima casa, fondata sulla pietra, restò salda; l’altra, fondata sulla sabbia, crollò.
Sono due immagini efficaci con le quali Gesù paragona gli ascoltatori
del Vangelo a dei costruttori.
Non si ascolta il Vangelo per una esercitazione letteraria e neppure
per ricavarne qualche sentimento.
È una Parola donataci per costruire la vita su una base solida e stabile.
Per questo Gesù invita ad ascoltarla e soprattutto a metterla in pratica.
Ogni giorno pertanto il discepolo deve nutrirsi di questa Parola per fondare
la propria vita non su se stessi, sulla propria arroganza o sulle proprie convinzioni
(che sono come la sabbia, inconsistenti e mutevoli).
Il Vangelo è roccia, il vero fondamento della nostra vita.
Gesù è un maestro diverso da tutti i maestri di questo mondo.
Egli insegna con l’autorità di chi ama sino a dare la sua vita per tutti.
Costruiamo la casa della nostra vita sulla roccia, nessuno la farà cadere,
il cemento sono le preghiere.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come                                                  
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,                                                        
ma liberaci dal male. Amen.                                                                                                                          
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.                                                                                              

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata

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