mercoledì 12 giugno 2013

Il Vangelo del Giovedì 13 Giugno 2013

Dal Vangelo secondo Matteo (5,20-26) anno C.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: " Io vi dico: se la vostra giustizia non
supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere;

chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.
Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio.

Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo,
sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello

ha qualche cosa contro di te,
lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti

con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario

non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.
In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!

Parola del Signore.
L’amore, per sua natura, è esigente e chiede sempre il massimo.
Non ci si può accontentare del minimo previsto dalla legge, se si vuole
davvero vivere nella novità della Buona Novella annunciata da Cristo.
Se le parole di Gesù ci sembrano troppo esigenti, ricordiamoci questo;
la fede in cui viviamo non ci dice di credere in un libro o in una serie di regole,
quanto in una persona, Gesù, che per primo ha vissuto quanto ha insegnato.
Egli per primo, ha vissuto il perdono ed il rispetto degli altri, anche quando
questo ha significato pagare con la vita la coerenza a questo messaggio.
Per questo, la nostra giustizia deve superare quella degli scribi e dei farisei;
se non comprendiamo il senso profondo delle parole di Gesù, saremo sempre
esecutori di ordini ambigui, e mai persone libere e felici nella legge del Vangelo.
Crediamo e mettiamo in pratica l’insegnamento del Vangelo per essere
veramente persone libere, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come                                                  
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,                                                        
ma liberaci dal male. Amen.                                                                                                                          
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.                                                                                             
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata


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