martedì 1 aprile 2014

Il Vangelo del Mercoledì 2 Aprile 2014

Dal Vangelo secondo Giovanni (5,17-30) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche
ora e anch'io agisco».
Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non
soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre,
facendosi uguale a Dio.
Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi
dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede
fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo.
Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà
opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a
chi egli vuole.
Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio,
perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio,
non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che
mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato
dalla morte alla vita.
In verità, in verità io vi dico: viene l'ora - ed è questa - in cui i morti udranno
la voce del Figlio di Dio e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio
di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è
Figlio dell'uomo.
Non meravigliatevi di questo: viene l'ora in cui tutti coloro che sono
nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una
risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
Da me, io non posso fare nulla.
Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché
non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
Parola del Signore.
Secondo i contemporanei di Gesù, il fatto grave contenuto nelle parole
di questo “aitante profeta” era che egli si faceva figlio di Dio, cioè uguale
a Dio, tanto da dire che chiunque “vede me vede il Padre”.
Ciò, per loro, era davvero intollerabile, poiché metteva in crisi una
concezione di Dio ratificata dalla tradizione; secondo tale idea,
Dio era il tre volte santo, assolutamente separato dalle faccende umane
e chiuso, per così dire, nella sua splendente impenetrabilità.
Invece, Gesù diceva loro che Dio stava praticamente camminando
per le strade della Palestina e conversava con loro familiarmente;
tutto ciò avveniva nella sua persona.
Dio vuole vivere e camminare ancora oggi per le nostre strade e
nelle nostre città, cioè far parte della nostra esistenza.
Apriamogli la porta del nostro cuore, Lui saprà infiammarlo d’amore
attraverso la nostra preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.




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