mercoledì 9 aprile 2014

Il Vangelo del Giovedì 10 Aprile 2014

Dal Vangelo secondo Giovanni (8,51-59) anno A.
In quel tempo, disse Gesù ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico:
se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno».
Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato.
Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: "Se uno
osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno".
Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto?
Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?».
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla.
Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: "È nostro Dio!",
e non lo conoscete. Io invece lo conosco.
Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore.
Ma io lo conosco e osservo la sua parola.
Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno;
lo vide e fu pieno di gioia».
Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant'anni
e hai visto Abramo?».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima
che Abramo fosse, Io Sono».
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui;
ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.
Parola del Signore.
Io Sono.
Questa parola era la rivelazione massima della divinità di Gesù,
ma anche la sua autocondanna; per i Giudei Egli bestemmiava,
in quanto si attribuiva un titolo che spettava solo a Dio.
In effetti, quello era il nome sacro con cui Jahwè
si era rivelato a Mosè sul Sinai.
Il fatto che il Maestro attribuisse a se stesso quell’appellativo,
lo faceva apparire come un pazzo o un bestemmiatore blasfemo.
Purtroppo essi non erano in grado di vedere tutto quello che stava
accadendo con sguardo di fede; se solo avessero accolto la
parola del Signore, avrebbero scoperto che davvero in Lui il Padre
aveva posto la sua compiacenza.
Tutta la Scrittura confermava la veridicità delle parole di Gesù,
ma essi erano completamente chiusi alla sua grazia.
E noi, come siamo, chiusi o aperti?
Spero con il cuore aperto per accogliere la Parola del Signore,
se facciamo fatica, preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

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