mercoledì 16 aprile 2014

Il Vangelo del Giovedì 17 Aprile 2014

Dal Vangelo secondo Giovanni (13,1-15) anno A.
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta
la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato
i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda,
figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre
gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava,
si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse
attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare
i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?».
Rispose Gesù:«Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo».
Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!».
Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me».
Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!».
Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi
ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti».
Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo
e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi?
Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono.
Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche
voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti,
perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».
Parola del Signore.
Non si può comprendere il senso profondo dell’Eucaristia,
se non in un contesto di servizio e di dono di sé.
Il rituale della cena ebraica prevedeva che il capofamiglia lavasse
le mani dei convitati, ma non i piedi; questo gesto era considerato
talmente umiliante che non veniva richiesto nemmeno agli schiavi.
Ma è proprio questo che il Signore, in quella notte benedetta, volle insegnare.
Solo se ci si abbassa e si vive in un profondo atteggiamento
di umiltà si può capire il mistero di un Dio che si fa uomo
e che si consegna agli uomini suoi fratelli.
Se non c’è questa disposizione d’animo, riduciamo l’Eucaristia
a un fatto di culto liturgico e nulla più.
In questo giorno adoriamo con il cuore l’Eucaristia,
perché possiamo trovare luce e comprendere il valore dell’umiltà.
Solo se saremo umili capiremo il vero amore del Signore,
perciò chiediamogli questa grazia attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


Nessun commento:

Posta un commento