giovedì 10 aprile 2014

Il Vangelo del Venerdì 11 Aprile 2014

Dal Vangelo secondo Giovanni (10,31-42) anno A.
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù.
Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte
del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?».
Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona,
ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».
Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra
Legge: "Io ho detto: voi siete dèi"?
Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola
di Dio - e la Scrittura non può essere annullata -, a colui che
il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: "Tu bestemmi",
perché ho detto: "Sono Figlio di Dio"?
Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se
le compio, anche se non credete a me, credete alle opere,
perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre».
Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove
prima Giovanni battezzava, e qui rimase.
Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto
nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero».
E in quel luogo molti credettero in lui.
Parola del Signore.
Qual è la vera bestemmia?
Giovanni l’evangelista, in questo brano, ci pone questa domanda.
È blasfema la parola di Gesù che si attribuisce il titolo di Dio,
oppure è più blasfema la durezza di cuore dei Giudei, i quali di
fronte alla sua rivelazione reagiscono con la violenza?
Questa domanda deve avere una risposta; molti cristiani continuano
a scandalizzarsi quando il Signore continua a fare loro delle proposte
che vanno controcorrente rispetto alla mentalità del mondo.
Eppure, ancora oggi sono tanti coloro che si aprono alla rivelazione
della divinità di Gesù; credere in Lui significa trovare la salvezza.
Questo tempo forte è quanto mai adatto per noi, per rivedere la nostra
adesione cordiale e sincera a Colui che ci libera dal peccato e dalla morte.
Perciò per essere liberati veramente dobbiamo pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


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