venerdì 11 aprile 2014

Il Vangelo del Sabato 12 Aprile 2014

Dal Vangelo secondo Giovanni  (11,45-56) anno A.
In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che
Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui.
Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello
che Gesù aveva fatto.
Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio
e dissero: «Che cosa facciamo?
Quest'uomo compie molti segni.
Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno
i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione».
Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno,
disse loro: «Voi non capite nulla!
Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo
uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!».
Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote
quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione;
e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio
che erano dispersi.
Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella
regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim,
dove rimase con i discepoli.
Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme
prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio,
dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».
Parola del Signore.
Gli uomini sono davvero molto bravi a trovare spiegazioni nobili per
coprire i loro scopi ignobili.
In questo caso Caifa, il sacerdote, rifacendosi alla ragione di stato,
decreta la condanna a morte di Gesù.
In realtà, dietro questa decisione vi è tutta la rabbia e la gelosia di
coloro che vedono nella parola e nella persona del Signore un pericolo
per la loro autorità in mezzo al popolo.
Quali che siano le intenzioni dei sacerdoti, l’Evangelista sottolinea che,
in realtà, la loro decisione fa parte di un piano di salvezza molto più ampio,
il Messia morirà non solo per il popolo d’Israele, ma per tutti coloro
che si apriranno alla fede nel Figlio di Dio.
A volte le ingiustizie ci fanno soffrire, eppure non dobbiamo temere;
Dio, in tempi maturi, sa far scaturire il bene anche da esse.
Lasciamo da parte le nostre gelosie, ma seguiamo Gesù attraverso la sua
Parola, solo così troveremo il bene, perciò aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.



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