giovedì 18 aprile 2013

Il Vangelo del Venerdì 19 Aprile 2013


Dal Vangelo secondo Giovanni (6,52-59) anno C.
In quel tempo, i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come
può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne
del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò
nell'ultimo giorno.
Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui.
Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre,
così anche colui che mangia di me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri
vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao.
Parola del Signore.
In fondo, le obiezioni dei Giudei sono comprensibili; Gesù sta dicendo loro che essi
devono nutrirsi materialmente di lui, e questo poteva facilmente creare degli equivoci.
Ma il Signore non abbassa il tiro, anzi; Egli con grande chiarezza dice ai suoi
ascoltatori che tra Lui e coloro che mangiano di Lui si crea un rapporto
così intimo che essi rimangono in Lui.
È un modo per dire che la comunione che si crea tra Lui e i suoi fedeli che vivono
del pane della vita eterna è così piena, che niente può distruggerla.
Non solo, mangiare quel pane significa smetterla di vivere per se stessi, per le proprie
idee e per i propri progetti; vuol dire assumere nella propria vita lo stile di vita di Gesù,
con i suoi desideri e la sua ansia di portare la salvezza a tutti gli uomini.
Vogliamo accettare la sua vita in noi?
Mangiamo con fede il suo Corpo e beviamo il suo Sangue, e sarà Lui a vivere in noi,
per prepararci bene a questa unione preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

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