domenica 7 aprile 2013

Il Vangelo del Lunedì 8 Aprile 2013


Dal Vangelo secondo Luca (1,26-38) anno C.
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea,
chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa
di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».
A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide
suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo».
Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la
potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio
e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello
che hai detto». E l'angelo partì da lei.
Parola del Signore.
Il mistero della divina maternità di Maria è oggetto di un dogma, che fu
solennemente proclamato nella Chiesa universale nel 431 d.C, ad Efeso.
Con questo solenne pronunciamento, gli antichi padri affermavano come dottrina di
fede per tutti che Maria Vergine è madre di Dio, cioè di Gesù Cristo,
vero Dio e vero uomo.
Questa figura di Maria, così solenne e circonfusa di luce, sembra contrastare
con l’immagine che ci viene offerta nel Vangelo di oggi.
Essa è presentata come una giovane fanciulla alle prese con una gravidanza miracolosa;
eppure Maria è sempre la Vergine che ascolta e che medita nel suo cuore.
Dunque, non dobbiamo aver paura di accostarci ad una madre così grande;
ascoltiamo la Parola di suo Figlio, ed anche noi saremo come Lei.
Si, la Parola ci illumina sempre, per questo da tanti anni la Madre Celeste ci
chiama in continuazione a suo Figlio Gesù, per poter essere riempiti di luce.
Allora, fidiamoci e affidiamoci, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

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