martedì 9 aprile 2013

Il Vangelo del Mercoledì 10 Aprile 2013


Dal Vangelo secondo Giovanni (3,16-21) anno C.
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il
Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo,
ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è gia stato condannato,
perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito
le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano
svelate le sue opere.
Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente
che le sue opere sono state fatte in Dio”.
Parola del Signore.
Gesù dice a Nicodèmo che la salvezza non è racchiusa nelle pratiche della legge mosaica,
ormai ridotta a semplici precetti umani che con l’idea originaria di Dio non aveva
più nulla a che fare; l’unica vera opera che si deve fare, che merita la vita eterna,
è credere nel Figlio di Dio.
Questo, per una certa mentalità è difficile da accettare, perché anche noi siamo convinti
che la salvezza sia qualcosa che bisogna guadagnarsi con le nostre opere buone.
Eppure, quante persone compiono buone opere, ma non credono nel Figlio di Dio?
Gesù, a tal proposito, è molto chiaro; chi non crede è già giudicato poiché si è fidato
delle sue opere, più che della grazia donataci gratuitamente dal Figlio di Dio.
Chi non crede in Lui, sceglie di vivere nelle tenebre, cioè nella lontananza da Dio.
Crediamo dunque, con tutto il cuore nel Figlio di Dio che ci ama e che ci salva per sua grazia.
Non vergogniamoci di Lui, ma crediamo veramente in Lui attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

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