domenica 21 aprile 2013

Il Vangelo del Lunedì 22 Aprile 2013


Dal Vangelo secondo Giovanni (10,1-10) anno C.
In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto
delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante.
Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore.
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama
le sue pecore una per una e le conduce fuori.
E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro,
e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce.
Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui,
perché non conoscono la voce degli estranei».
Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono
che cosa significava ciò che diceva loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico:
io sono la porta delle pecore.
Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti;
ma le pecore non li hanno ascoltati.
Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo;
entrerà e uscirà e troverà pascolo.
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere;
io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.
Parola del Signore.
La porta è un elemento architettonico assolutamente importante; immaginiamo
una casa bellissima, ma che non abbia ingressi; a cosa può servire?
Per l’ovile, cioè per il luogo che doveva proteggere il gregge durante la notte,
essa aveva un ruolo fondamentale; la sua resistenza e la sua solidità assicurava
la sopravvivenza di tutte le pecore durante la notte, nell’eventualità
di un attacco dei lupi o dei ladri.
Gesù dice che è Lui la porta dell’ovile; dunque, non si deve temere che
qualcuno possa passare o entrare per far del male al gregge, se Lui non lo vuole.
Quindi, Gesù è il pastore grande che dona alle sue pecore il dono più grande
che possa esserci; la vita, in tutta la sua pienezza ed abbondanza.
Se seguiamo altri pastori, certamente moriremo, ma se seguiamo la sua voce possiamo
stare tranquilli, perché Egli vuole solo il nostro bene e la nostra felicità eterna.
Seguiamo allora la voce di Gesù, ed entreremo con Lui nell’ovile
sicuro del Padre, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

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