lunedì 22 aprile 2013

Il Vangelo del Martedì 23 Aprile 2013


Dal Vangelo secondo Giovanni (10,22-30) anno C.
Ricorreva in quei giorni a Gerusalemme la festa della Dedicazione.
Era d'inverno.
Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone.
Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando terrai
l'animo nostro sospeso? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto e non credete; le opere che io compio
nel nome del Padre mio, queste mi danno testimonianza;
ma voi non credete, perché non siete mie pecore.
Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.
Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può
rapirle dalla mano del Padre mio.
Io e il Padre siamo una cosa sola».
Parola del Signore.
I Giudei sono davvero patetici.
Essi chiedono a Gesù di essere finalmente chiaro nei suoi discorsi,
e poi non lo ascoltano quando Egli dice loro la verità.
Ma il Signore spiega ancora una volta quanto avviene; è inutile che essi cerchino
di capire il suo messaggio, poiché essi non vogliono far parte del suo gregge
e delle sue pecore, per cui come potrebbero riconoscere ed ascoltare la sua voce?
Ascoltare la voce del Pastore e seguirlo, dunque,
fa parte di un unico atto di fiducia e di abbandono al suo amore.
Ma chi, di coloro che interloquiscono con Gesù,
hanno intenzione di compiere quest’atto di fede?
In realtà molto pochi, per cui il risultato è espresso nella constatazione
del Cristo; essi non credono.
Non chiediamo a Dio spiegazioni e chiarimenti, se poi non siamo disposti ad ascoltarlo quando
ci risponde, perché magari ci dice cose scomode che non sono di nostro gradimento.
Non facciamo tante domande, correremo il rischio di non capire le risposte,
crediamo e basta, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

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