In quel tempo, Gesù disse: “Venite a me, voi tutti,
che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me,
che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro
per la vostra vita.
Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero”.
Parola del Signore.
Il giogo è un attrezzo che serve a caricare il peso
dell’aratro sulla schiena dei buoi per l’aratura.
È un oggetto pesante e scomodo, e Gesù si serve di quest’immagine
per far capire invece che il suo peso, cioè la sua legge e le sue
esigenze legate ad essa, non sono pesanti e soffocanti.
Anzi, esse sono dolci e soavi.
L’Avvento è il periodo liturgico nel quale scoprire il cuore umile
e mite di Gesù, il quale propone da camminare con Lui attraverso
l’osservanza della sua legge d’amore per vivere nella pienezza della gioia.
Dunque, impariamo anche noi da Lui cosa significa davvero
vivere nel nascondimento e nel silenzio.
Ricordiamoci che solo a persone con queste caratteristiche Dio
ha rivelato, nella notte santa, la gloria del suo Figlio unigenito.
Coraggio, grandi lavori in vista, proviamo ad arare il nostro cuore,
molto spesso arido, e irroriamolo con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.
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