lunedì 10 dicembre 2012

Il Vangelo del Martedì 11 Dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Matteo (18,12-14) anno C.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
“Che ve ne pare?
Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una,
non lascerà forse le novantanove sui monti,
per andare in cerca di quella perduta?
Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico,

si rallegrerà per quella più che per le
novantanove che non si erano smarrite.
Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda

neanche uno solo di questi piccoli”.
Parola del Signore.
Festa grande amici, dei pecorai, grande Dio.
In questa parabola il pastore è custode di un gregge considerevole
affidatogli dal padrone e deve rendere conto a lui di ciascuna pecora.
Per il Signore non esiste una massa anonima.
Egli conosce le pecore per nome, una per una, e ha
cura e attenzione per ciascuna di esse.
È questo l’esempio che offre il buon pastore.
In tale affermazione riecheggia tutta la tradizione testamentaria.
Il Signore, di fronte alla trascuratezza di coloro che devono
custodire il gregge, ne prende lui stesso la cura.
Per il Signore ogni pecora ha un valore assoluto; una vale come tutte le altre.
È un grande insegnamento per le comunità cristiane di ogni tempo perché
non si perda quel clima di familiarità proprio dell’amore vero.
Lo sguardo di Dio si posa su ogni persona e di ciascuno si prende cura.
Se una pecora si allontana dalla comunità,
egli lascia le novantanove e la va a cercare.
Ecco di che qualità deve essere l’amore che regna nella vita della comunità
cristiana; un amore che davvero non conosce ne limiti ne misure.
Ogni discepolo deve avere la stessa cura per ciascun fratello e ciascuna sorella.
È da un amore come questo che nasce la gioia e la festa della fraternità.
Mi piace tantissimo questa Parabola, e questa sera mentre scrivevo
mi sono detto che, il Signore sarà contento nel vedere i nostri pellegrinaggi,
sembrano proprio degli ovili, dove ognuno si stringe all’altro fratello
magari in difficoltà, e alla fine diventa una festa e il pastore Gesù
fa festa con noi, buon pascolo amici unendoci nella preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come

noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


 

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