martedì 14 ottobre 2014

Il Vangelo del Mercoledì 15 Ottobre 2014

Dal Vangelo secondo Luca (11,42-46) anno A.
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi,
farisei, che pagate la decima sulla menta,
sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte
la giustizia e l'amore di Dio.
Queste invece erano le cose da fare, senza
trascurare quelle.
Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle
sinagoghe e i saluti sulle piazze.
Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non
si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
Intervenne uno dei dottori della Legge e gli
disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi
anche noi».
Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge,
che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei
pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».
Parola del Signore.
La potenza di Dio può tutto, eccetto che forzarci a
scegliere la salvezza.
Questo significa che noi stessi scegliamo,
ogni giorno, secondo quale legge vivere e su cosa
vogliamo fondare la nostra vita.
Le opere della carne sono degli atteggiamenti che
dirigono tutta la nostra vita verso la distruzione
e la morte, anche se apparentemente non ci
sembrano così gravi e distruttivi.
Invece, quanto ci dice l’apostolo Paolo è proprio
questo; solo noi possiamo scegliere se e come vivere.
Certamente la vita secondo lo Spirito è molto più
impegnativa ed esigente, eppure man mano che
ci impegniamo a praticarla ci accorgiamo della
sua bellezza e della  gioia che ci dà.
Dopo questo messaggio così chiaro, cosa
decideremo per la nostra vita?
Secondo quale legge noi vivremo?
Noi purtroppo scegliamo sempre le opere della carne,
e non riconosciamo il male che fanno, anzi vogliamo
convincere chi ci sta accanto che siamo nel giusto.
Perciò, uno dei guai più grossi che ci possa capitare
è quello di pensare e di convincerci di avere qualcosa
da insegnare agli altri; ci sentiamo così bravi, così a
posto, da poterci proporre a modello per i nostri fratelli.
Di fronte a ciò, ci sembrerebbe che tale situazione
non ci riguardi, umili come siamo.
In realtà, andando più a fondo, scopriamo con
amarezza che anche noi abbiamo questa pretesa.
Come i farisei, anche noi ci sentiamo puliti, a posto
e bravi quando facciamo le nostre offerte ai poveri,
quando lasciamo una cospicua donazione al parroco
della nostra Chiesa, e così via.
Ma, in realtà, non ci accorgiamo che, secondo
quanto dice Gesù, ci diamo da fare per mantenere
un’apparenza accettabile, mentre dietro non vi
è che morte e putridume.
Attenti perciò, al nostro comportamento, a non
riuscire a riconoscerci peccatori, e pensare che
in fondo siamo delle brave persone, questa è
presunzione e mancanza di umiltà, perciò
dobbiamo pregare tanto.
 Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli
dei secoli. Amen.
Buona giornata.



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