lunedì 20 ottobre 2014

Il Vangelo del Martedì 21 Ottobre 2014

Dal Vangelo secondo Luca (12,35-38) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate
pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade
accese; siate simili a quelli che aspettano il loro
padrone quando torna dalle nozze, in modo che,
quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà
ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti
ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima
dell'alba, li troverà così, beati loro!».
Parola del Signore.
Nessuno può vantare diritti davanti a Dio.
Il peccato, infatti, provoca una sorta di isolamento
e di solitudine che non permette un’autentica relazione
con se stessi, però, viene infranto dalla croce di
Gesù Cristo; su di essa è scritto il prezzo della nostra
pace e della nostra riconciliazione con il Padre.
Dunque, da nemici e lontani diventiamo addirittura
familiari di Dio, grazie a Lui ed al suo amore.
Abbiamo un ruolo importantissimo per la Chiesa,
in quanto Cristo ha offerto la sua vita per porre
pace tra noi e Dio Padre.
L’atteggiamento che è necessario vivere è quello di
una lode consapevole e piena di gratitudine per
i doni che, senza meritare, Dio ha riversato
abbondantemente su di noi.
Attenzione però a non addormentarci quando Lui
viene a bussare alla porta.
Perciò l’attesa è un elemento chiave della vita cristiana.
I primi credenti in Cristo, memori di questa necessità
di vigilare per il ritorno di Gesù, pregavano dicendo
“Maranathà!”, che significa “Vieni Signore Gesù!”.
Forse noi abbiamo perso questa tensione verso
il compimento della promessa di Gesù il quale
ha detto che tornerà.
Di fronte a questa notizia del suo ritorno certo,
forse dovremmo preoccuparci un po’ meno degli
aspetti apocalittici per capire quando avverrà, per
soffermarci, invece, su come ci troverà quando arriverà.
Ci troverà svegli, vigili e fedeli?
Oppure troverà una massa di cristiani con una fede
anemica ed incapace di contagiare gli altri con
questa attesa gioiosa?
Questo dipende anche da noi.
Ed allora rimaniamo svegli con la cinta ai fianchi
ed il cuore gonfio d’amore, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli
dei secoli. Amen.
Buona giornata.

  

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