venerdì 21 settembre 2012

Il Vangelo del Sabato 22 Settembre 2012

Dal Vangelo secondo Luca (8,4-15) anno B.
In quel tempo, poiché una gran folla si radunava
e accorreva a lui gente da ogni città, disse con una
parabola: «Il seminatore uscì a seminare la sua semente.
Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu
calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono.
Un'altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata

inaridì per mancanza di umidità.
Un'altra cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono.
Un'altra cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò

cento volte tanto».
Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per intendere, intenda!».
I suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola.
Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri

solo in parabole, perche vedendo non vedano e udendo non intendano.
Il significato della parabola è questo: Il seme è la parola di Dio.
I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il

diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e così siano salvati.
Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, accolgono con

gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo,
ma nell'ora della tentazione vengono meno.
Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato,

strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza
e dai piaceri della vita e non giungono a maturazione.
Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con

cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza.
Parola del Signore.
L’entusiasmo, la gioia e il trasporto verso un’ideale sono sentimenti molto belli;
però non sempre essi sono garanzia di perseveranza e di riuscita.
Siccome Gesù conosce perfettamente il cuore umano, Egli sa che il seme
della parola di Dio, che pure contiene in se una forza travolgente, deve fare i conti con
la libertà dell’uomo, che può diminuire o addirittura neutralizzare del tutto il suo potere.
Per questo Gesù racconta in forma parabolica quanto avviene
della parola ogniqualvolta il credente si accosta ad essa.
Dunque, il segreto sta nella disponibilità che ognuno pone nell’accoglienza
di essa; quanto più siamo disponibili al cambiamento ed alla conversione
all’ideale evangelico e rinnoviamo la nostra vita, tanto più portiamo frutto.
Accogliamo con gioia la parola del Signore, mastichiamola per bene,
poi ne vedremo i frutti, cominciamo intanto con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come

noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata

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