lunedì 17 settembre 2012

Il Vangelo del Martedì 18 Settembre 2012

Dal Vangelo secondo Luca (7,11-17) anno B.
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata
Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco che

veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico
di madre vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse:

«Non piangere!».
E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono.

Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!».
Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo:

«Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo».
La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione.

Parola del Signore.
Ragazzo, dico a te, alzati.
Anche l’episodio della vedova di Nain è semplicemente straordinario.
Colpisce che in questo caso nessuno chieda a Gesù di intervenire
(come era avvenuto per il servo del centurione, per il sordomuto,
per la suocera di Pietro): la gente di Nain che è con la madre piangente
non muove verso Gesù per implorarlo, è Gesù stesso che vedendo la donna
prova una grande compassione e si accosta per ridare vita al ragazzo.
Quel “Non piangere!”risonante di vicinanza, di premura, di familiarità richiama
in un certo modo il “Non abbiate paura!” che diventa l’imperativo-chiave del Risorto:
lo sguardo di Gesù che si posa sull’umanità dolente o spaventata è uno sguardo
che ridà coraggio, speranza, vita. “Dio ha visitato il suo popolo”:
come nell’AT ogni vittoria di Israele è attribuita alla presenza dell’unico Dio
che marcia insieme al suo popolo (ed è un rapporto mai visto, un amore geloso,
che sempre però sa perdonare e ricominciare insieme il cammino),
così ora l’atteso, il Messia, il Figlio di Dio cammina con il suo popolo
(non più solo Israele, ma, lo scoprirà lo stesso Gesù nel suo
percorso terreno, anche i lontani, i pagani, che in Lui crederanno).
Anche noi crediamo in Lui, sicuri che si chinerà sulle nostre
miserie e ci dirà “alzati”, per questo preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come

noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata

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