domenica 2 settembre 2012

Il Vangelo del Lunedì 3 Settembre 2012

Dal Vangelo di Luca (4,16-30) anno B.
In quel tempo, Gesù venne a Nazareth, dove era stato
allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere.
Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il

passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto
messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi,
e predicare un anno di grazia del Signore.
Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette.

Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui.
Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa

Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».
Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati

delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e
dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?».
Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio:

Medico, cura te stesso.
Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fallo anche qui, nella tua patria!».
Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria.
Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu

chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese;
ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone.
C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di

loro fu risanato se non Naaman, il Siro».
All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno;
si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del

monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio.
Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

Parola del Signore.
Non è mai facile accogliere Gesù.
Questo, infatti, significa anzitutto, rinunciare a tutto ciò che crediamo
di sapere di Dio e sul suo amore.
Purtroppo per gli abitanti di Nazaret questo fu estremamente difficile;
essi credevano di sapere tutto su Dio e su come Egli si manifesta, per cui
nei loro schemi mentali non era possibile che l’Altissimo si manifestasse nella
persona di un loro compaesano, appunto Gesù, figlio di Giuseppe il falegname.
Crediamo di sapere tutto di Dio?
Facciamo attenzione; anche noi corriamo il rischio di inscatolare la sua grazia,
per cui i nostri occhi potrebbero essere ciechi ad ogni manifestazione
improvvisa del suo amore nei nostri confronti.
Gesù se ne andò da loro; facciamo attenzione affinche ciò non avvenga
anche nella nostra vita.
Andiamo allora a fare una bella visita per non diventare ciechi,
Dio è un ottimo oculista, per giunta gratuito, poi spalanchiamo bene gli
occhi per vedere il suo amore, attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come

noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata

Nessun commento:

Posta un commento