mercoledì 16 luglio 2014

Il Vangelo del Giovedì 17 Luglio 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (11,28-30) anno A.
In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che
siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono
mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita.
Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
Ci sono tanti modi per imparare da una persona.
Gesù ci invita ad andare da Lui e mettersi nella sua stessa
disposizione d’animo per capire le cose importanti
che il Padre vorrà insegnarci.
La disposizione migliore è quella dell’umiltà, che fu propria
del cuore mite di Gesù Cristo.
L’umiltà è una forza formidabile in quanto ci rende liberi dai
giudizi altrui e ci permette di volare alto.
Per questo motivo Gesù ci invita ad imparare da Lui questa virtù;
Egli per primo fu libero interiormente poiché umile.
Egli ricercò solo la volontà del Padre e questo fu
per Lui motivo di grande libertà.
L’umiltà ci permette di donare la nostra vita assieme al Signore,
senza nessuna paura.
Lasciamoci ammaestrare dal suo Cuore dolce e mite,
aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

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