giovedì 23 maggio 2013

Il Vangelo del Venerdì 24 Maggio 2013

Dal Vangelo secondo Marco (10,1-12) anno C.
In quel tempo, Gesù partito di là, si recò nel territorio della
Giudea e oltre il Giordano.
La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l'ammaestrava,
come era solito fare.
E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova,
gli domandarono: «E' lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?».
Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?».
Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma.
Ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l'uomo
lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola.
Sicché non sono più due, ma una sola carne.
L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto».
Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento.
Ed egli disse: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra,
commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne
sposa un altro, commette adulterio».
Parola del Signore.
Il viaggio verso Gerusalemme prosegue e l’evangelista fa giungere il gruppo
nella regione della Giudea ad oriente del Giordano.
Gesù, sempre circondato da una grande folla, inizia a trattare alcune
questioni importanti per la vita della comunità cristiana.
La prima riguarda il matrimonio e il comando per i coniugi di essere fedeli per la vita.
Non si tratta semplicemente di ribadire un principio astratto, quanto di far comprendere
l’urgenza dell’amore, della comprensione e anche del perdono nella vita matrimoniale.
Gesù, superando le considerazioni meschine dei farisei, i quali volevano
farlo cadere in errore, interpreta le parole di Mosè e torna al giorno della
creazione quando Dio disse: “non è buono che l’uomo sia solo”.
Queste parole, al di là della casistica, mentre sottolineano il vincolo matrimoniale
come vincolo per la vita, suggeriscono altresì la vocazione originaria alla
comunione che il Signore ha iscritto nel cuore di ogni uomo.
Ciascuno ha un debito di amore verso tutti.
Ecco quello che ci insegna Gesù, dobbiamo solo amare, come Lui ama
ciascuno di noi, impariamo a farlo con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come                                                  
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,                                                        
ma liberaci dal male. Amen.                                                                                                                          
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.                                                                                             

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

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