martedì 28 agosto 2012

Il Vangelo del Mercoledì 29 Agosto 2012

 Dal Vangelo secondo Marco (6,17-29) anno B.
In quel tempo,Erode infatti aveva fatto arrestare
Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa
di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo,
che egli aveva sposata.
Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere

la moglie di tuo fratello».
Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe

voluto farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode
temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo,
e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava
molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto

per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea.
Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali.

Allora il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò».
E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò,

fosse anche la metà del mio regno».
La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?».

Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista».
Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: «Voglio che tu mi

dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista».
Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali,

non volle opporle un rifiuto.
Subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa.
La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio,

la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre.
I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero,

ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
Parola del Signore.
In questo brano si scontrano la coerenza e la limpidezza di Giovanni con il sopruso
e la tenebra del peccato in cui si trova Erodiade, moglie concubina di Erode.
La vita è in pericolo, ma può Giovanni tacere di fronte ad un peccato pubblico e conclamato?
Egli sa che dovrà pagare un prezzo molto alto per le sue parole, eppure, paradossalmente,
la testa di Giovanni parla molto più dopo la morte che in vita; Giovanni il Battista
continua a profetare anche dopo la sua morte, e i discepoli raccoglieranno,
assieme alle spoglie mortali del profeta, anche la sua eredità.
Non spaventiamoci se, qualche volta, a causa della nostra testimonianza,
dovremmo soffrire a causa di Gesù; il premio è pronto per noi, e nessuno
potrà toglierci la gloria che Lui ci ha preparato.
Coraggio, testimoniamo apertamente che Gesù è il Signore e riceveremo la gloria,
la forza per farlo la ricaveremo dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come

noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata


 

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