lunedì 13 agosto 2012

Il Vangelo del Martedì 14 Agosto 2012

Dal Vangelo secondo Matteo (18,1-5.10.12-14) anno B.
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo:
«Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?».
Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo

a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete
e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino,

sarà il più grande nel regno dei cieli.
E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio,

accoglie me.
Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli,

perché vi dico che i loro angeli
nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.
Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse

le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta?
Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per

le novantanove che non si erano smarrite.
Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli.

Parola del Signore.
Obbiettivamente Gesù, con questa parabola, voleva spiazzare i suoi ascoltatori;
infatti, sebbene apparentemente ci sia una logica nel racconto di Gesù
che dovrebbe esaltare la cura del pastore verso le sue pecore, leggendo
più in profondità si nota un chiaro controsenso.
Chi è quel pastore così folle da lasciare novantanove pecore da sole per
andare a cercarne una sola?
Basandosi sulla matematica una sola pecora che si perde, di fronte all’intero gregge,
è solo un incidente inevitabile che non nuoce più di tanto all’economia del pastore.
Ma questo pastore ha qualcosa di particolare; a lui interessa ogni singola
pecora in quanto esse non sono semplicemente un numero.
Egli si preoccupa di noi e della nostra salvezza.
Ringraziamolo allora, con la nostra preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come

noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

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