lunedì 7 maggio 2012

Il Vangelo del Martedì 8 Maggio 2012

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,27-31) anno B.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
”Vi lascio la pace, vi do la mia pace.
Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi;

se mi amaste, vi rallegrereste che io vado
dal Padre, perché il Padre è più grande di me.
Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà,

voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo;

egli non ha nessun potere su di me, ma bisogna che il mondo sappia che
io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato”.
Parola del Signore.
Prima di lasciare i discepoli stretti attorno a Lui,
Gesù fa loro un dono preziosissimo, che è come una lampada che
brillerà nel buio e nella tenebra della sua assenza; la pace.
La pace che aveva donato loro Gesù non era simile a nulla di
quanto avessero mai provato prima di allora.
La pace del mondo, a cui forse anch’essi avevano sperato fino
ad allora, era un pericolo di prosperità e di libertà per tutto il
popolo vessato ormai da anni dalla dominazione romana.
Ma la vera pace si sperimenta quando si sta in armonia con Dio.
Nella pace del Cristo risorto preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti

come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in
tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il

frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.






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