martedì 24 dicembre 2013

Il Vangelo di Natale

Dal Vangelo secondo Giovanni (1,1-18) anno A.
[In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende
nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta.]
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti
credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
[Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo
non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere
di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo
contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.]
Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per
mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito,
che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
Parola del Signore.
Eccolo Gesù, Egli è venuto tra la sua gente, uomo come noi, per portarci
ad amare le cose del cielo.
È talmente grande il dono che riceviamo oggi con la nascita del Salvatore,
che restiamo esterrefatti; oggi, grazie al piccolo Bambino di Betlemme,
abbiamo ritrovato la strada per tornare al cielo ed essere messi a parte
dell’eredità dei figli di Dio.
Solo Lui poteva farci un regalo così grande.
L’unico atteggiamento che si può vivere in questo momento è quello
dell’adorazione silenziosa; chinare le ginocchia, il capo, ma soprattutto
il cuore ad una sapienza superiore, che si manifesta nella povertà di una stalla.
Non si può più avere paura di un Dio che si fa Bambino e che ha bisogno
anche del calore che proviene dall’amore del nostro cuore.
Accostiamoci a quella mangiatoia con fiducia, ed Egli sarà la nostra luce.
Adoriamolo in preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


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