domenica 28 ottobre 2012

Il Vangelo del Lunedì 29 Ottobre 2012

Dal Vangelo secondo Luca (13,10-17) anno B.
In quel tempo, Gesù stava insegnando in una
sinagoga il giorno di sabato.
C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la
teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.
Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera
dalla tua infermità», e le impose le mani.
Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva
operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse:
«Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque
venite a farvi curare e non in giorno di sabato».
Il Signore replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno
di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?
E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni,
non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?».
Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano,
mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
Parola del Signore.
Che tipo di vergogna provavano i farisei?
Vi può essere, infatti, una vergogna positiva, che ci fa prendere
coscienza del nostro errore e ci spinge a cambiare vita.
Ma vi è anche un altro tipo di vergogna; è il sentimento di chi si trova nelle
tenebre e, quando irrompe la luce si nasconde, e preferisce restare nell’oscurità.
La luce, dice San Giovanni, venne nelle tenebre, ma esse non l’hanno accolta;
il capo della sinagoga aveva la luce di fronte a sé, ma preferisce le tenebre
dell’ignoranza testarda e del rifiuto della salvezza, che Gesù voleva dare anche a lui.
A volte la luce ci scomoda e ci costringe a venire allo scoperto;
però è quello l’inizio della salvezza.
Se non cogliamo quest’occasione, viviamo nella morte e nella cecità.
Cogliamo l’attimo, immergiamoci nella luce che ci dona Gesù, alziamo la tapparella
che oscura i nostri occhi per poter vedere la luce, cominciando dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come

noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata

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