venerdì 27 gennaio 2012

Sabato 28 Gennaio 2012

Sembra che il Signore voglia giocare con noi,
voglia metterci alla prova, e nella prova la
prima cosa che facciamo è quella di prendere paura;
paura di affondare con la barca della nostra vita.

Dal Vangelo secondo Marco, anno B.
In quel giorno, verso sera, Gesù disse ai suoi discepoli:
“Passiamo all’altra riva”.
E lasciata la folla, lo presero con sé, così com’era,
nella barca.
C’erano anche altre barche con Lui.
Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca,
tanto che ormai era piena.
Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva.
Allora lo svegliarono e gli dissero: “Maestro, non t’importa che moriamo?”.
Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: “Taci, calmati!”.
Il vento cessò e vi fu grande bonaccia.
Poi disse loro: “Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?”.
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro:
“Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?”.
Parola del Signore.

La paura è la peggiore nemica della fede; essa paralizza non solo i nostri sensi,
ma anche la nostra fiducia in Dio.
Al nostro Dio sta molto a cuore la nostra incolumità, ma gli interessa molto
di più sapere quanto ci fidiamo di Lui veramente.
Dunque, le tempeste in realtà servono a mettere alla prova il nostro cuore.
In fondo fidarsi di Dio quando il mare è piatto e tranquillo non è un grande sforzo;
quando tutto va bene è facile fidarsi di Lui e lodarlo con trasporto.
Il problema sorge nel momento in cui bisogna dargli fiducia quando tutto
sembra andare storto e la nostra barca sembra andare a fondo.
Per questo è necessario imparare a conoscerlo sempre di più, perché dalla
conoscenza dei suoi prodigi nasce la fiducia e l’amore verso di Lui.
Allora cerchiamo di non affondare, fidandoci della sua parola, consapevoli
che non ci lascia mai soli neanche quando sembra che dorma, e per
riuscire a fidarci veramente aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

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