giovedì 7 agosto 2014

Il Vangelo del Venerdì 8 Agosto 2014

D
al Vangelo secondo Matteo (16,24-28) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno
vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la
sua croce e mi segua.
Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà;
ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà
il mondo intero, ma perderà la propria vita?
O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell'uomo sta per venire nella gloria del
Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno
secondo le sue azioni.
In verità io vi dico: vi sono alcuni tra i presenti
che non moriranno, prima di aver visto venire
il Figlio dell'uomo con il suo regno».
Parola del Signore.
La croce non piace a nessuno, e tutti preferiremmo passare per
strade meno scomode e più adatte alla nostra sensibilità.
Eppure, Gesù ha posto come condizione a che decide di
seguirlo proprio la croce, accettala con amore, presa assieme
a Lui e portata per la salvezza di tutti.
È scomoda e dura, e non è assolutamente attraente,
eppure la croce possiede una forza particolare che
trasforma il senso stesso del dolore.
Quando impariamo a non subirla o a non recalcitrare
di fronte ad essa, miracolosamente non siamo più noi a
portare lei, ma è lei che ci porta verso Dio.
Qual è la nostra croce?
È la cosa più scomoda, la persona più antipatica, la
situazione che non riusciamo a risolvere.
Abbracciamole con amore, ed essa ci porterà a Dio.
Non scandalizzatevi come i discepoli, ma semplicemente
prendiamola sotto braccio, lo so che qualcuno storcerà il naso,
ma questo è quello che ci chiede il Signore, perciò aiutiamoci
con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

mercoledì 6 agosto 2014

Il Vangelo del Giovedì 7 Agosto 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (16,13-23) anno A.
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarea
di Filippo, domandò ai suoi discepoli:«La gente, chi
dice che sia il Figlio dell'uomo?».
Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia,
altri Geremia o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?».
Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona,
perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre
mio che è nei cieli.
E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la
mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legher
ai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai
sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva
andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani,
dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere
il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo
dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai».
Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va' dietro a me, Satana!
Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio,
ma secondo gli uomini!».
Parola del Signore.
Cesarea di Filippo; un luogo nel quale è conservata la muta
testimonianza di una confessione di fede rimasta scolpita
nei secoli a venire; in questo luogo Pietro riconosce in Gesù non
soltanto un profeta, ma il Figlio di Dio, il Cristo, l’atteso da tutte le genti.
Questa risposta pone Pietro in una posizione assolutamente
particolare rispetto agli altri apostoli; nel corso dei secoli la
Chiesa Cattolica non ha mai perso la sua fede nella promessa
di Gesù di essere sempre presente in Pietro ed in tutti coloro
che si sono avvicendati sul suo seggio.
Eppure, Gesù ordinò ai presenti di non riferire nulla di quel dialogo;
è il segno che ci dice come i discepoli non avessero ancora capito
pienamente il mistero di Dio che si manifestava nella persona di Gesù.
Amici, ci siamo, Gesù ci chiede di schierarci, ci chiede chi è Lui per noi,
a noi ora scegliere e dare una risposta.
Attenzione però, vuole una risposta certa e sicura, non scandalizziamo
il Signore come ha fatto Pietro, per non prendere una rispostaccia,
mi raccomando, per essere sicuri preghiamo.
 Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.
           


martedì 5 agosto 2014

Il Vangelo del Mercoledì 6 Agosto 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (17,1-9) anno A.
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni
suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte.
E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come
il sole e le sue vesti divennero candide come la luce.
Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore,
è bello per noi essere qui!
Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per
Mosè e una per Elia».
Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì
con la sua ombra.
Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio,
l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono
presi da grande timore.
Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete».
Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate
a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non
sia risorto dai morti».
Parola del Signore.
Vedere Gesù trasfigurato ebbe un effetto tale che gli apostoli,
per la prima volta, compresero che cosa fosse davvero la
bellezza; essa è un attributo di Dio e la porta che permetteva
loro di entrare nella sfera del divino.
Oggi siamo abituati a vedere tante immagini, ma purtroppo
non siamo più educati a guardare la bellezza delle cose che
ci circondano; i nostri occhi sanno solo vedere l’utilità o,
peggio ancora, sanno solo guardare con malizia e sensualità.
Non si tratta di fare semplici esercizi estetici; ricordiamoci che,
così come gli apostoli quel giorno, anche noi possiamo fare
esperienza di Dio contemplando la sua bellezza che si
espande su tutto il creato.
Esercitiamo dunque gli occhi ed il cuore per poter vedere,
attraverso la bellezza, il fascino del Dio immortale.
Perciò, se riusciamo a fare questo esercizio, se ne
accorgeranno per primi tutti quelli che incontriamo,
perciò ringraziamo il Signore con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Il Vangelo del Martedì 5 Agosto 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (15,1-2.10-14) anno A.
In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme,
si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli
trasgrediscono la tradizione degli antichi?
Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!».
Riunita la folla, disse loro: «Ascoltate e comprendete bene!
Non ciò che entra nella bocca rende impuro l'uomo; ciò che
esce dalla bocca, questo rende impuro l'uomo!».
Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei,
a sentire questa parola, si sono scandalizzati?».
Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata
dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare!
Sono ciechi e guide di ciechi.
E quando un cieco guida un altro cieco, tutti
e due cadranno in un fosso!».
Parola del Signore.
Il problema non è essere ciechi, quanto il fatto che molte volte
ci facciamo guide di altri ciechi; il risultato è catastrofico.
Gesù apostrofa i farisei che si comportavano in questo
modo in maniera terribile, chiamandoli piante parassite,
destinate solo ad essere sradicate.
Queste parole di Gesù ci invitano a fare un serio punto della
situazione; se crediamo che andando alla Messa,
dicendo il rosario e frequentando gruppi di preghiera possiamo
sentirci a posto tanto da essere un esempio,
siamo completamente fuori strada.
Quello che interessa al Signore Gesù è il nostro continuo
impegno nella conversione quotidiana nell’impegno umile
e lontano da ogni protagonismo.
Allora, inconsapevolmente e senza accorgercene,
diventeremo luce per gli altri.
Perciò, avere la fede non è imporre le nostre idee, ma trasmettere
la Parola del Signore senza forzature, non è facile, ma noi abbiamo
sempre la preghiera che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


domenica 3 agosto 2014

Il Vangelo del Lunedì 4 Agosto 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (14,22-36) anno A.
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse
i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva,
finché non avesse congedato la folla.
Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare.
Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. 
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata
dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte
egli andò verso di loro camminando sul mare.
Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti
e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura.
Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io,
non abbiate paura!». 
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di
venire verso di te sulle acque».
Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a
camminare sulle acque e andò verso Gesù.
Ma, vedendo che il vento era forte, s'impaurì e, cominciando
ad affondare, gridò: «Signore, salvami!».
E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo
di poca fede, perché hai dubitato?». 
Appena saliti sulla barca, il vento cessò.
Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui,
dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!». 
Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret.
E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in
tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano
di poter toccare almeno il lembo del suo mantello.
E quanti lo toccarono furono guariti.
Parola del Signore.
Il contrario della fede non è l’incredulità, come potremmo pensare,
ma la paura; infatti, un animo pieno di paura difficilmente
riuscirà a vedere Dio che cammina accanto a lui, fosse anche
in mezzo alle tempeste della vita.
Gesù sa bene quanto potere negativo abbia la paura sul nostro
cuore, tanto che la prima raccomandazione che Egli fa ai suoi
discepoli sulla barca è proprio l’invito a non avere timore.
Quali sono le paure più profonde e angoscianti che
attanagliano la nostra vita?
Quali, quelle che impercettibilmente bussano alla soglia del nostro
cuore, quando siamo da soli ed esse, come fantasmi, prendono forma?
Ricordiamoci le parole di Gesù a Pietro; anche noi faremo l’esperienza
del coraggio che viene solo dal Cristo e della fiducia incondizionata in Lui.
Certo, Pietro ha dubitato, non facciamo lo stesso errore, perciò,
aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


sabato 2 agosto 2014

Il Vangelo della 18° Domenica del Tempo Ordinario 3 Agosto 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 14,13-21) anno A
In quel tempo, quando udì [della morte di Giovanni Battista],
Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. 
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione
per loro e guarì i loro malati. 
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo
è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi
a comprarsi da mangiare».
Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date
loro da mangiare».
Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!».
Ed egli disse: «Portatemeli qui». 
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque
pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione,
spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati:
dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa
cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.
Parola del Signore.
Gesù sazia tutto l’uomo; prima sazia la sua fame di cibo eterno
con la sua parola divina, ed in seguito dona anche il pane materiale.
In questo modo Egli ci fa comprendere che gli interessa tutto di noi.
Non c’è nulla di noi che resti escluso dalla salvezza che Egli ha portato sulla terra.
Non solo; egli aspetta da noi che anche noi sappiamo farci cibo per
gli altri, portando a Lui quello che abbiamo e quello che siamo.
Non importa se è poco o tanto; Egli desidera la nostra collaborazione
per sfamare tanti altri che, come noi, hanno fame e sete di Lui.
Uniamoci a quella Eucaristia che Gesù ogni giorno celebra per mezzo
del dono di tutto se stesso all’umanità, ed anche noi diverremo cibo
che sfama la fame di tanti smarriti di cuore che cercano refrigerio.
Coraggio affamati, come vedete, ogni giorno vi offro la Parola del Signore,
adesso tocca a voi farla moltiplicare, semplicemente aiutando tutti quelli
che incontrate a scoprirla, perciò ringraziamo il  Signore con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

venerdì 1 agosto 2014

Il Vangelo del Sabato 2 Agosto 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (14,1-12) anno A.
In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù.
Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista.
È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!». 
Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare
e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo.
Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!».
Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla
perché lo considerava un profeta. 
Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò
in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con
giuramento di darle quello che avesse chiesto.
Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio,
la testa di Giovanni il Battista». 
Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali
ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione.
La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla
e lei la portò a sua madre. 
I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere,
lo seppellirono e andarono a informare Gesù. 
Parola del Signore.
Erode è la classica persona che ha ascoltato la parola di salvezza
e si è lasciato illuminare per breve tempo la coscienza; però,
questo non è bastato a fargli cambiare vita.
ll vizio e la prevaricazione fanno di lui un debole, incapace
di vedere la verità.
Egli stesso si condanna per aver preferito il rispetto umano
nella volontà di mantenere un’assurda promessa.
Erodiade approfitta della situazione propizia per vendicarsi
dell’affronto fattole da Giovanni Battista; ma in tutta questa
situazione ingiusta e tenebrosa, il Battezzatore splende in tutta
la  sua limpida aderenza alla verità, costi quel che costi.
Essere fedeli a Dio costa molto e spesso non ci esime dalla
persecuzione, ma ci dona la limpidezza e la serenità della verità.
Seguire il Signore, non è una cosa semplice e può costare molta fatica,
ma se ci riusciamo scopriremo la bellezza della verità e della serenità,
perciò preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.