Dal
Vangelo secondo Luca (17,1-6) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«È
inevitabile che vengano scandali, ma guai
a colui a
causa del quale vengono.
È meglio
per lui che gli venga messa al collo una
macina da
mulino e sia gettato nel mare,
piuttosto
che scandalizzare uno di questi piccoli.
State
attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo;
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo;
ma se si
pentirà, perdonagli.
E se
commetterà una colpa sette volte al giorno
contro di
te e sette volte ritornerà a te dicendo:
"Sono
pentito", tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore
rispose: «Se aveste fede quanto un granello
di senape,
potreste dire a questo gelso: "Sràdicati e
vai a
piantarti nel mare", ed esso vi obbedirebbe».
Parola del Signore.
Parola del Signore.
Nella Chiesa primitiva i sacerdoti ed i
vescovi erano sposati.
Essi vivevano la condizione coniugale e
contemporaneamente
svolgevano il ministero nella Chiesa in nome
degli apostoli.
Anche al giorno d’oggi, ci sono ministri;
“Diaconi permanenti”,
che possono essere sposati, nulla di nuovo
sotto il sole,
perciò non dobbiamo stupirci.
Purtroppo a volte sento degli apprezzamenti
poco lusinghieri
nei loro confronti, questo fa male alla
Chiesa.
Cosa c’è di male in questo? Niente secondo
me, perché,
perché tutti dovremmo vivere in grazia di
Dio, se non
ci riusciamo, bè, allora è normale che non
riusciamo
ad apprezzare quello che la Chiesa ci dona,
cioè, i ministri sposati.
Ed allora, come Gesù possiamo dire che in
noi c’è poca fede.
Di fronte ale richieste ed alle esigenze del
messaggio
di Gesù, gli apostoli comprendono quanta
poca fede
animi il loro cuore e le loro scelte.
La fede serve proprio per pensare e valutare
le cose
dal punto di vista di Dio.
Senza di essa, noi ci facciamo un giudizio
che, magari,
è anche razionale ed esatto, ma sa troppo di
logica umana
e poco di quella di Dio.
Il Signore è molto contento quando gli
chiediamo di
aumentare la nostra fede, proprio perché in
questa
maniera ci riconosciamo incapaci di vivere
veramente
l’esigenza del Vangelo.
Ricordiamoci sempre che entrare nel regno
dei cieli
implica il nostro impegno costante e deciso,
ma soprattutto
il dono di Dio, che gratuitamente ci
riconosce come
suoi figli e quindi capaci di accogliere la
sua grazia.
Certo, i doni di Dio per noi, sono sempre
grazie,
perciò ringraziamolo pregando.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli
dei secoli. Amen.
Buona giornata.
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli
dei secoli. Amen.
Buona giornata.
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