martedì 4 novembre 2014

Il Vangelo del Mercoledì 5 Novembre 2014

Dal Vangelo secondo Luca (14,25-33) anno A.
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù.
Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi
ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie,
i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita,
non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene
dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede
prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi
per portarla a termine?
Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in
grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono
comincino a deriderlo, dicendo: "Costui ha iniziato
a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro".
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro
re, non siede prima a esaminare se può affrontare con
diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila?
Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda dei
messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi,
non può essere mio discepolo».
Parola del Signore.
In questa nostra epoca, dove pur essendoci molti fermenti
di bene e di amore, si notano minacciosi gli effetti
del peccato a molti livelli.
Per questo la testimonianza di ogni cristiano è fondamentale.
Si tratta di vivere nella luce, proprio come una lampada che
risplende nelle tenebre.
È proprio quello che viene richiesto anche a noi;
considerando che ogni qualvolta sappiamo dare testimonianza
di amore e di giustizia, di umiltà e di misericordia in un
mondo così confuso e chiassoso come il nostro, accendiamo
una piccola fiammella che servirà a chi cerca nel buio la vera
strada che possa condurlo tra le braccia di Dio, vera luce.
Per questo, oggi Gesù ci dona questo brano evangelico.
Perciò, il brano di oggi ci chiama a prendere una decisione
con chiarezza e poi a metterla in pratica, costi quel che costi.
Gesù non ci ha invitato ad una passeggiata, ma ad una lotta
nella quale può andarci di mezzo persino la vita.
Attraverso l’esempio della guerra e della costruzione della
torre, il Maestro vuole farci capire che Egli non ama gli spiriti
perennemente indecisi, tentennanti tra le proposte del mondo,
così allettanti ed affascinanti, e le sue, così esigenti.
Ci sono infatti cristiani che vivono perennemente nel
compromesso, pensando che certe richieste di Gesù
siano impossibili da attuare.
Questi cristiani non hanno ancora sperimentato la forza
dirompente del Vangelo, che chiede tutto, ma che in
cambio dà la vera felicità.
Attenzione allora ai compromessi, se vogliamo seguire le
orme di Gesù, dobbiamo essere decisi nel seguire la sua
Parola aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo 
così in terra. 
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i 
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, 
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto 
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli 
dei secoli. Amen.
Buona giornata.


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