venerdì 27 giugno 2014

Il Vangelo del Sabato 28 Giugno 2014

Dal Vangelo secondo Luca (2,41-51) anno A.
I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme
per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni,
vi salirono secondo la consuetudine della festa.
Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno,
il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori
se ne accorgessero.
Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata
di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti;
non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri,
mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano
erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio,
perché ci hai fatto questo?
Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».
Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate?
Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».
Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso.
Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.
Parola del Signore.
Per vivere nella volontà di Dio, non è necessario capire tutto.
Anzi, spesso la grandezza della nostra fede si vede proprio nel modo
in cui accogliamo le sue proposte con spirito di obbedienza, anche
se le sue vie spesso ci risultano misteriose da comprendere.
I genitori di Gesù, di fronte alle sue parole, non compresero
il senso di quel messaggio.
Eppure, essi non protestano né recriminano nei confronti del figlio.
L’atteggiamento più consono, evidentemente, è proprio quello di
Maria santissima, la quale comprende che quello è il momento
di tacere e accogliere nel cuore tali parole, per quanto misteriose
e dolorose possano sembrare.
Anche noi siamo grandi agli occhi di Dio tutte le volte che non
gli poniamo domande, ma che lo accogliamo con rispetto.
Ecco il nostro problema, dicono i veggenti di Medjugorje,
noi abbiamo sempre tanti perché, troppi.
Fidiamoci una buona volta del Signore, ma soprattutto, preghiamo.
 Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

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