lunedì 30 giugno 2014

Il Vangelo del Martedì 1 Luglio 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (8,23-27) anno A.
In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono.
Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento,
tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.
Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci,
Signore, siamo perduti!».
Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?».
Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che
perfino i venti e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore.
Noi come ci saremmo comportati al posto degli apostoli
terrorizzati dalla prospettiva di annegare miseramente tra
i flutti del mare, mentre Gesù dava segni di non preoccuparsi
minimamente della loro sorte?
Eppure, non si addormenta e non prende sonno il custode di Israele.
Piuttosto, la situazione è estremamente rivelatrice, in quanto
manifesta una verità di fondo che nemmeno gli apostoli sanno
ammettere; essi non si fidano ancora pienamente di Gesù.
Noi ci fidiamo ciecamente di Lui anche quando le tempeste
squassano la barchetta della nostra vita?
Anche noi, come gli apostoli, urliamo a Dio, quasi rimproverandolo,
di non fare niente per salvarci, oppure ci fidiamo di Lui, consapevoli
che prima o poi Egli interverrà?
Ecco il dilemma, purtroppo la paura fa sempre urlare, anche chi si
professa un super cristiano. Dobbiamo invece stare calmi e fidarci
ciecamente del Signore, perché è sempre al nostro fianco,
perciò noi preghiamo, al resto ci pensa Lui.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

domenica 29 giugno 2014

Il Vangelo del Lunedì 30 Giugno 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (8,18-22) anno A.
In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé,
Gesù ordinò di passare all'altra riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro,
ti seguirò dovunque tu vada».
Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli
del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha
dove posare il capo».
E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi
di andare prima a seppellire mio padre».
Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti
seppelliscano i loro morti».
Parola del Signore.
Il comportamento di Gesù è davvero paradossale, tanto da
sembrare che Egli voglia dissuadere coloro che vogliono seguirlo.
In realtà, per mezzo di queste parole, si comprende un fatto
fondamentale; Gesù vuole che coloro i quali sono preda di facili
entusiasmi comprendano che seguirlo è una faccenda seria, che
non è una passeggiata, e che si deve essere disposti a sacrificare tutto.
Questo è quanto il Maestro chiede ai suoi discepoli; eppure,
andando dietro a Lui si fa l’esperienza della vera vita, tanto
da sperimentare una pienezza che non si era mai provata prima.
Allora, siamo disposti a seguire Gesù, anche se questo debba
costarci tutto, pur di essere in comunione con Lui che è il Tutto
e la Pienezza di ogni cosa?
Qui viene il bello, bisogna decidere, attenzione però, non è una
passeggiata, però alla fine da tante soddisfazioni, ed allora facciamo
la decisione giusta aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


sabato 28 giugno 2014

Il Vangelo della Domenica 29 Giugno 2014

Il Vangelo della festa dei Santi Pietro e Paolo,
Domenica 29 Giugno 2014
Dal Vangelo secondo Matteo (16,13-19) anno A.
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo,
domandò ai suoi discepoli:«La gente, chi dice che
sia il Figlio dell'uomo?».
Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa,
altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?».
Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché
né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.
E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia
Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai
sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai
sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore.
La risposta di Pietro lascia intendere che egli, pur con tutti i limiti
del suo carattere e della sua personalità irruenta, è in grado
di ascoltare la voce del Padre.
Ovviamente, egli non comprende ancora pienamente il significato
delle parole che ha appena detto; eppure, questo basta perché Gesù
proclami solennemente, di fronte agli altri apostoli, il suo ruolo di guida.
Questo ruolo è confermato dal potere delle chiavi.
Pietro, cioè, per espressa volontà divina, può gestire l’immenso
patrimonio della grazia donata da Gesù alla Chiesa, per donarla
e presentarla al mondo con autorità.
Quando riceviamo questa grazia nei sacramenti, ringraziamo
il Signore, che ha voluto fidarsi di un uomo per far giungere
a tutti gli uomini un dono così grande.
Ieri avevamo detto fidiamoci del Signore, oggi diciamo fidiamoci
anche della Chiesa, quella vera, quella povera di ricchezze ma ricca
di amore, perciò, ringraziamo il Signore pregando.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

venerdì 27 giugno 2014

Il Vangelo del Sabato 28 Giugno 2014

Dal Vangelo secondo Luca (2,41-51) anno A.
I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme
per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni,
vi salirono secondo la consuetudine della festa.
Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno,
il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori
se ne accorgessero.
Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata
di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti;
non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri,
mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano
erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio,
perché ci hai fatto questo?
Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».
Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate?
Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».
Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso.
Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.
Parola del Signore.
Per vivere nella volontà di Dio, non è necessario capire tutto.
Anzi, spesso la grandezza della nostra fede si vede proprio nel modo
in cui accogliamo le sue proposte con spirito di obbedienza, anche
se le sue vie spesso ci risultano misteriose da comprendere.
I genitori di Gesù, di fronte alle sue parole, non compresero
il senso di quel messaggio.
Eppure, essi non protestano né recriminano nei confronti del figlio.
L’atteggiamento più consono, evidentemente, è proprio quello di
Maria santissima, la quale comprende che quello è il momento
di tacere e accogliere nel cuore tali parole, per quanto misteriose
e dolorose possano sembrare.
Anche noi siamo grandi agli occhi di Dio tutte le volte che non
gli poniamo domande, ma che lo accogliamo con rispetto.
Ecco il nostro problema, dicono i veggenti di Medjugorje,
noi abbiamo sempre tanti perché, troppi.
Fidiamoci una buona volta del Signore, ma soprattutto, preghiamo.
 Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

giovedì 26 giugno 2014

Il Vangelo del Venerdì 27 Giugno 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (11,25-30) anno A.
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto
queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce
il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non
il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono
mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita.
Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
Spesso, nelle nostre giornate, sperimentiamo la stanchezza
e una certa oppressione nel cuore; quante volte ci sentiamo
soli anche se siamo in mezzo alla gente, o incompresi persino
da coloro che condividono la nostra vita in ambito famigliare?
Proprio a noi, in quei momenti, Gesù porge la sua Parola; è facile
sperimentare l’abbandono e la solitudine degli uomini, ma se
ricorriamo sempre al suo cuore, difficilmente sentiremo
la tristezza e l’angoscia.
Egli è mite e umile di cuore, ed è sempre pronto ad accogliere
il nostro cuore ferito.
Non dobbiamo avere paura di andare a Lui; Egli è sempre amorevole
nei confronti di coloro che gli si accostano in semplicità di cuore e con
fiducia, chiedendogli di lenire le loro fatiche e sollevare le loro oppressioni.
Lui non ci lascerà mai soli.
Certo, il Signore ha un cuore grande e pieno d’amore, chiediamogli
di farci un posticino per noi nel suo cuore, attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

mercoledì 25 giugno 2014

Il Vangelo del Giovedì 26 Giugno 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (7,21-29) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Non chiunque
mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli,
ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
In quel giorno molti mi diranno: "Signore, Signore,
non abbiamo forse profetato nel tuo nome?
E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni?
E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?".
Ma allora io dichiarerò loro: "Non vi ho mai conosciuti.
Allontanatevi da me, voi che operate l'iniquità!".
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica,
sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia.
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si
abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era
fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica,
sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si
abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite
del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che
ha autorità, e non come i loro scribi.
Parola del Signore.
Gesù ci insegna che la preghiera deve andare in perfetta sintonia
con la pratica della vita cristiana.
La preghiera richiesta da Gesù deve portare il cristiano a impegnarsi
con entusiasmo nell’opera della salvezza.
Dio non sa cosa farsene delle belle parole di preghiera se non sono
seguite dalle opere dell’amore.
Non basta ascoltare le parole di Gesù, bisogna anche metterle in pratica.
La roccia che ci dà stabilità è Cristo.
La parabola ci indica le due condizioni necessarie perché la nostra vita
cristiana risulti solida; deve fondersi su Cristo e passare dalle parole ai fatti.
Non c’è vera adesione a Cristo senza l’impegno morale.
Il fondamento sicuro della vita cristiana è la pratica degli insegnamenti di Gesù.
L’ascolto è necessario, ma quel che più conta è l’esecuzione di
ciò che è stato ascoltato.
La casa che dobbiamo costruirci è sulla roccia di Cristo, attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

martedì 24 giugno 2014

Il Vangelo del Mercoledì 25 Giugno 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (7,15-20) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi
dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore,
ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi?
Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero
cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre
frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco.
Dai loro frutti dunque li riconoscerete».
Parola del Signore.
Oggi più che mai è necessario un criterio di discernimento che
ci permetta di distinguere ciò che è bene da ciò che è male,
senza lasciarci abbagliare dalle seduzioni di vario genere a cui
la società ci sottopone con metodica sistematicità.
Gesù ci dice che il bene o, viceversa, il male si può riconoscere
dai frutti, cioè da ciò che provoca attorno a sé.
Anche se ci sembra che certi messaggi o certe persone possano
essere degni di essere ascoltati, impariamo sempre prima a
valutare i frutti che essi portano.
A volte possiamo accorgerci con sorpresa che certi discorsi
apparentemente pieni di buone intenzioni o di parole piene
di sentimenti perbene, in realtà non hanno nulla a che vedere
con il Vangelo, ma servono ad addormentare la nostra coscienza.
A me amici, capita spesso di avere colloqui sul veb con persone
che tentano in tutti i modi di farmi vedere quello che non c’è,
e si arrabbiano pure se non decido di credergli, non più tardi
di ieri sera, mi son sentito apostrofare con la nomina di; anticlericale,
forse ha ragione, mi conviene fare qualcos’altro che mettere il Vangelo
ogni giorno, forse Gesù ha ragione.
Però intanto, cominciamo a pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

lunedì 23 giugno 2014

Il Vangelo del Martedì 24 Giugno 2014

Dal Vangelo secondo Luca (1,57-66.80) anno A.
Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede
alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore
aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si
rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e
volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria.
Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni».
Le dissero:«Non c'è nessuno della tua parentela che si
chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva
che si chiamasse.
Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome».
Tutti furono meravigliati.
All'istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e
parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione
montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose.
Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro,
dicendo: «Che sarà mai questo bambino?».
E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito.
Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.
Parola del Signore.
La nascita di Giovanni, come quella di Gesù, è circondata da una serie
di eventi miracolosi e di profezie che facevano intravedere il ruolo
di primo piano che questo bambino avrebbe avuto
per tutta la vicenda del Messia.
Il Vangelo ci dice poco di Giovanni, ma quel poco basta per farci
un’idea di chi fosse davvero.
Egli cresceva e si fortificava nello spirito, nel senso che il tempo lo
aiutava a camminare nelle vie dell’amicizia con Dio per
essergli sempre più fedele.
Inoltre egli visse e si forgiò nel deserto, luogo pieno di significati
e di riferimenti alla storia di Israele; il deserto è il luogo della
comunione con Dio, ma è anche il luogo dove si sono consumate
le peggiori infedeltà del popolo.
Egli sarà un uomo abituato a lottare.
Impariamo da Giovanni, andiamo anche noi nel deserto e lottiamo
per la nostra fede, per poterci avvicinare sempre di più a Dio,
aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


domenica 22 giugno 2014

Il Vangelo del Lunedì 23 Giugno 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (7,1-5) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate,
per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale
giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale
misurate sarà misurato a voi.
Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello,
e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?
O come dirai al tuo fratello: "Lascia che tolga la pagliuzza
dal tuo occhio", mentre nel tuo occhio c'è la trave?
Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai
bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello».
Parola del Signore.
Non c’è atteggiamento più fastidioso della presunzione.
Questo, oltre che essere un peccato, rende le persone
arroganti ed antipatiche.
Se ciò è vero già nella vita quotidiana, che dire quando
quest’atteggiamento caratterizza tutta la nostra vita di credenti?
Siamo convinti di essere santi ed a posto.
Ma questo è ancora nulla; ci sentiamo talmente buoni da poter
pensare di essere un modello ed una guida per gli altri.
Gesù stigmatizza questo atteggiamento definendolo da ciechi.
Un giorno, Gesù dirà ai farisei che non c’è peggior cieco di chi
crede di vederci, e quindi si convince di non avere bisogno
di qualcuno che curi la sua cecità.
L’ipocrisia non ci fa vedere che il primo cieco che ha bisogno
di cura siamo anzitutto noi, e non gli altri.
Tutti ciechi siamo amici, ed allora prendiamo appuntamento con Gesù,
che è un grande oculista, la parcella che esige è solo la preghiera.
 Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


sabato 21 giugno 2014

Il Vangelo della Domenica del Corpo e Sangue di Cristo

Dal Vangelo secondo Giovanni (6,51-58) anno A.
In quel tempo, Gesù disse alle folle dei Giudei: «Io sono il pane
vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in
eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come
può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate
la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue,
non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio
sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui.
Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre,
così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono
i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Parola del Signore.
Secoli e secoli di tradizione e di sacrifici assumono un significato
del tutto nuovo, di fronte alle parole di Gesù.
Egli dice di essere il pane vero e vivo, disceso dal cielo.
Ciò significa che la manna, cibo miracoloso dato da Dio agli israeliti
perché non morissero nel deserto, nonché una delle reliquie più
preziose del popolo, era in realtà un simbolo; colui che Dio dona
per sfamare davvero per la vita eterna è Gesù in persona.
Questo, nei presenti, crea smarrimento; cosa significano le sue parole?
Ma Egli non abbassa il tiro del suo annuncio, e ripete con forza e
convinzione queste parole; chi mangia la sua carne e beve il suo
sangue vivrà per sempre, cioè, non conoscerà mai la morte.
Per questo l’Eucaristia è anche chiamata farmaco d’immortalità.
Vogliamo perciò, vivere all’infinito; saziamoci di Eucaristia ed
accompagniamo il gesto con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


venerdì 20 giugno 2014

Il Vangelo del Sabato 21 Giugno 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (6,24-34) anno A.
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Nessuno
può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà
l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro.
Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita,
di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo,
di quello che indosserete; la vita non vale forse più del
cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono,
né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre.
Non valete forse più di loro?
E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche
di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate?
Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano.
Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria,
vestiva come uno di loro.
Ora, se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si
getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: "Che cosa mangeremo?
Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?".
Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani.
Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia,
e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani
si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
Parola del Signore.
In questo stupendo brano evangelico, Gesù ci ricorda una cosa
molto importante; se tutta l’energia che sprechiamo per
preoccuparci di cose futili e passeggere fosse invece utilizzato
per cercare il regno dei cieli e la sua giustizia?
Probabilmente saremmo già santi da un pezzo.
Quello che Gesù vuole dirci non è che darsi da fare per il giusto
sostentamento sia sbagliato; ciò che non è secondo la sua volontà
è l’affannarsi, cioè il preoccuparsi in maniera indebita di ciò che,
invece Lui ci dà con estrema liberalità e generosità.
Dunque, se c’è un impegno che va vissuto fino in fondo nella vita,
questo è cercare la giustizia di Dio.
Tutto il tempo che impegniamo per questa ricerca non è
mai sprecato, ma ci viene restituito centuplicato.
Se investiamo dei soldi in banca non prendiamo quasi niente,
se invece, investiamo per la ricerca di Dio diventiamo ricchi e santi,
questo è un bel investimento, ringraziamo il Signore pregando.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


giovedì 19 giugno 2014

Il Vangelo del Venerdì 20 Giugno 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (6,19-23) anno A.
«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma
e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano;
accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né
ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano.
Perché, dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l'occhio; perciò, se il tuo occhio
è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo
occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso.
Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto
grande sarà la tenebra!».
Parola del Signore.
L’uomo per sua natura è sempre portato a pensare al
proprio futuro; egli cerca sempre di organizzarsi in modo
da non ridursi mai alla povertà e all’indigenza.
Siccome Gesù conosce bene il nostro cuore, Egli ci ricorda
che questa tendenza deve essere utilizzata soprattutto
per accumulare i veri tesori, quelli che ci assicureranno
un avvenire davvero felice.
Questi valori preziosi non hanno bisogno di banche per
essere conservati, ma necessitano di coscienze rette che
li producano; sono le buone opere.
Ogni istante della vita che ci viene donata vale un capitale
immenso, in quanto può essere riempito d’amore; è brutto
accorgersi, dopo tanti anni, di non aver fatto niente di bello
per Dio e per il prossimo; è come trovarsi al punto di partenza.
Tutti noi, almeno spero, vogliamo trovarci al punto d’arrivo,
perciò facciamo tante belle cose per Dio e per il prossimo,
cominciamo ora con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.