lunedì 24 febbraio 2014

Il Vangelo del Martedì 25 Febbraio 2014

Dal Vangelo secondo Marco (9,30-37) anno A.
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea,
ma egli non voleva che alcuno lo sapesse.
Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo
viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma,
una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà».
Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate
discutendo per la strada?». Ed essi tacevano.
Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande.
Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo,
sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo,
disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome,
accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
Parola del Signore.
Gesù raduna i discepoli e si avvia verso Gerusalemme, è l’immagine
di ogni comunità cristiana; camminare sempre dietro al Signore.
E per la seconda volta confida ai discepoli quale sarà la conclusione
del suo viaggio; prima la morte e quindi la risurrezione.
I discepoli continuano a non capire.
Non perché le parole non siano chiare; ma il loro cuore ha altre
preoccupazioni e non comprendono quello che Gesù dice.
Forse sono anche sconvolti e sconcertati dal riferimento alla
passione e alla morte, che non vogliono accettare.
Forse pensano che Gesù esageri, ma non gli chiedono spiegazioni,
preferiscono borbottare tra di loro, rimanendo lontani dal Signore.
Giunti a casa, lontani dalla folla, Gesù fa capire loro quanto sia grande
la loro distanza dal Vangelo; quasi come la nostra.
È sempre così quando ci disponiamo all’ascolto della Parola di Dio,
siamo sempre un pò assonnati.
Ma Gesù lo fa per la nostra crescita, ma era angosciato per la loro distanza.
Ma anche perchè invece di comprendere quello che gli diceva il Signore,
discutevano tra di loro chi doveva essere il primo nel regno che sarebbe venuto.
Gesù allora, rovescia il loro desiderio di primeggiare, e dice che il primo,
nella comunità cristiana, è colui che serve.
Quindi, Gesù prende un bambino, lo pone in mezzo a tutti e lo abbraccia.
I piccoli e i deboli debbono essere al centro, ossia nel cuore stesso della comunità,
perché in essi è presente il Signore.
Gesù abbracciando il bambino dice: “Chi accoglie uno di loro,
accoglie Dio stesso e sarà salvo”.
Non c’è altro da aggiungere, se non pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


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