lunedì 10 febbraio 2014

Il Vangelo del Martedì 11 Febbraio 2014

Dal Vangelo secondo Marco (7,1-13) anno A.
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni
degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo
con mani impure, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei
non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi
alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza
aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione,
come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti -,
quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano
secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta
scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini".
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per
osservare la vostra tradizione.
Mosè infatti disse: "Onora tuo padre e tua madre", e: "Chi maledice il padre
o la madre sia messo a morte".
Voi invece dite: "Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei
aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio", non gli consentite di fare più nulla
per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione
che avete tramandato voi.
E di cose simili ne fate molte».
Parola del Signore.
Il contrasto tra Gesù, i farisei e gli scribi è insanabile, poiché in realtà sono
due mentalità opposte che si scontrano; Gesù non è venuto a cancellare la
Legge di Mosè, ma a portarla nuovamente alla sua originaria purezza.
L’amore è il suo fondamento, ma purtroppo i farisei non sanno nemmeno
più cosa voglia dire, infatti, impegnati nell’esecuzione minuziosa di precetti
e piccoli codici del tutto trascurabili, essi in realtà hanno perso di vista i
doveri più basilari della giustizia.
Gesù risponde con chiarezza e smaschera la loro ipocrisia nell’eludere il
comandamento di Dio, facendo leva sull’osservanza esteriore della tradizione.
Anche dentro a tanti di noi c’è un fariseo che vive ogni volta che fa della
propria fede un pretesto per coprire i loro compromessi e le loro
trascuratezze nei confronti dei loro doveri.
Questa parabola è per quelli che si danno da fare in parrocchia, magari
anche per gli anziani in difficoltà, ma lo fanno solamente per farsi notare
e per emergere, lasciate stare che è meglio, altrimenti prima o poi
troverete Gesù che vi richiamerà.
Allora per non diventare dei farisei, preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


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