martedì 10 settembre 2013

Il Vangelo del Mercoledì 11 Settembre 2013

Dal Vangelo secondo Luca (6,20-26) anno C.
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, 
diceva: «Beati voi,poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete, perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando
e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame,
a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché,
ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti
agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti
agivano i loro padri con i falsi profeti».
Parola del Signore.
L’evangelista inserisce a questo punto il grande discorso di Gesù che, a differenza
di Matteo, viene posto in pianura, come per renderlo più vicino alla vita ordinaria.
E Gesù inizia con le Beatitudini.
Ha davanti ai suoi occhi quella folla enorme che attende da Lui una parola vera.
E Gesù non si tira indietro.
Subito mostra loro la sua via di felicità.
Non è la stessa via di felicità che il mondo indica agli uomini e alle donne,
una via che si rivela spesso falsa e ingannatrice.
Gesù non spende molte parole.
Ne bastano quattro.
Quattro beatitudini, ben delineate e chiare.
Egli annuncia ai poveri, agli affamati, agli abbandonati e agli assetati
di giustizia che Dio ha scelto di stare accanto a loro.
La sua vicinanza e quella dei discepoli sarà per loro il segno di una gioia grande,
essi, sino ad ora esclusi dalla vita, saranno i privilegiati, i preferiti di Dio.
Certo, a noi credenti è affidato il gravissimo e affascinante compito
di far sentire loro l’amore privilegiato di Dio.
Al contrario, con quattro, Gesù minaccia tristezza per i ricchi e per i potenti.
Essi che cercano la felicità solo per se stessi, saranno abbandonati
al destino triste di questo mondo.
Cerchiamo l’amore e la tenerezza di Dio e lasciamo le lusinghe del mondo,
e ne troveremo beneficio attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come                                                  
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,                                                       
ma liberaci dal male. Amen.                                                                                                                          
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.                                                                                              
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


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