mercoledì 13 febbraio 2013

Il Vangelo del Giovedì 14 Febbraio 2013


Dal Vangelo secondo Luca (10,1-9) anno C.
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue 
discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni 
città e luogo dove stava per recarsi. 
Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi.
Pregate dunque il padrone della messe perché mandi 
operai per la sua messe.
Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi;
non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate 
nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa.
Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui,
altrimenti ritornerà su di voi.
Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno,
perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che
vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro:
Si è avvicinato a voi il regno di Dio.
Parola del Signore.
L’Evangelista, già all’inizio del cammino verso Gerusalemme,
fa notare quel’è il compito affidato ai settantadue discepoli; andare nelle
città ove Gesù stava per recarsi e preparare la gente all’incontro con Lui.
Essi non sono chiamati a restare nei luoghi di sempre o a
gestire le normali abitudini, fossero anche religiose.
I discepoli sono per loro natura missionari, ossia comunicatori del Vangelo; sono infatti
inviati per preparare i cuori degli uomini e delle donne ad accogliere il Signore.
E Gesù mandò i discepoli a due a due perché la loro prima predicazione fosse
l’amore vicendevole.
L’amore, infatti, è la forza dei discepoli di ogni tempo.
L’amore del Signore vince i “lupi” di questo mondo.
Per questo i discepoli non debbono portare null’altro con sé se non,
appunto, il Vangelo e l’amore del Signore.
Con questo bagaglio, che è assieme debole e forte, possiamo
percorrere le vie del mondo, testimoniando non noi stessi, non le nostre
tradizioni, non le nostre convinzioni, ma “colui che ci ha mandati”.
E il mondo cambierà.
Abbiamo assaporato l’amore del Signore attraverso il Vangelo,
bene adesso non dobbiamo tenerlo per noi, no ci appartiene, non è esclusivamente
nostro, dobbiamo condividerlo con i fratelli trovando la forza nella preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

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