venerdì 22 agosto 2014

Il Vangelo del Sabato 23 Agosto 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (23,1-12) anno A.
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli
dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite
secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno.
Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e
li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono
muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla
gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange;
si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti, dei primi
seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche
di essere chiamati "rabbì" dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il
vostro Maestro e voi siete tutti fratelli.
E non chiamate "padre" nessuno di voi sulla terra, perché
uno solo è il Padre vostro, quello celeste.
E non fatevi chiamare "guide", perché uno solo è la
vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà,
sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Parola del Signore.
Il nostro tempo non ha bisogno di maestri, ma bensì di testimoni.
Di gente che si prende il diritto di dirci cosa dobbiamo o non
dobbiamo fare, ce n’è fin troppa.
Quelli che scarseggiano, invece, sono coloro che parlano poco
ma testimoniano con la propria vita la serietà del Vangelo.
In questo caso, il primo pensiero che ci viene è quello di
giudicare il nostro parroco, i sacerdoti in genere e tutti
coloro che nella Chiesa hanno un ruolo di responsabilità,
pensando che la colpa sia loro.
Invece, dobbiamo ricordare che i fedeli hanno i pastori che
si meritano; per questo motivo, se ci sembra che i ministri
che Dio ci ha posto accanto non siano all’altezza del loro compito,
domandiamoci se per caso siamo noi a non fare il nostro
dovere scaricando la colpa sugli altri.
Chiediamoci allora, se siamo scribi o farisei,
poi invochiamo l’umiltà attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

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