domenica 10 agosto 2014

Il Vangelo del Lunedì 11 Agosto 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (17,22-27) anno A.
In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea,
Gesù disse ai suoi discepoli: "Il Figlio dell'uomo sta
per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo
uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà".
Ed essi furono molto rattristati.
Quando furono giunti a Cafarnao, quelli che riscuotevano
la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli
dissero: "Il vostro maestro non paga la tassa?". Rispose: "Sì".
Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: "Che cosa
ti pare, Simone?
I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi?
Dai propri figli o dagli estranei?". Rispose: "Dagli estranei".
E Gesù replicò: "Quindi i figli sono liberi.
Ma per evitare di scandalizzarli, va' al mare, getta l'amo
e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi
troverai una moneta d'argento.
Prendila e consegnala loro per me e per te".
Parola del Signore.
Il comportamento di Gesù è veramente straordinario;
fa comprendere a Pietro che Egli, in quanto creatore,
ha il diritto di non essere vincolato dalle leggi degli uomini.
Eppure, il Signore si dimostra talmente libero interiormente,
che pur di non scandalizzare i presenti è disposto a
sottoporsi ad un’usanza umana.
Ma notiamo come si procura la moneta; è un miracolo
a cui Pietro assiste stupito.
Ancora una volta il Maestro ha voluto fargli capire che persino
il creato manifesta la sua sovrana signoria su tutti gli esseri viventi.
 Come sfondo a questo brano, Matteo pone un annuncio
della passione; Gesù ha voluto sottomettersi alla morte donando
liberamente la sua vita sottoponendosi ad una condanna assurda.
Perché allora, noi vogliamo sempre fare di testa nostra,
ed immancabilmente disperarci per la sua rottura?
Perciò lasciamo da parte i vincoli, ringraziamo il Signore e preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.



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