venerdì 28 marzo 2014

Il Vangelo del Sabato 29 Marzo 2014

Dal Vangelo secondo Luca (18,9-14) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni
che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano
gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era
fariseo e l'altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: "O Dio, ti ringrazio
perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri,
e neppure come questo pubblicano.
Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo".
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi
al cielo, ma si batteva il petto dicendo: "O Dio, abbi pietà di me peccatore".
Io vi dico: questi, a differenza dell'altro, tornò a casa sua giustificato,
perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».
Parola del Signore.
Anche se formalmente perfetta, la preghiera del fariseo è una
preghiera falsa; ciò significa che non è veramente preghiera.
Egli non vuole entrare in relazione con Dio, se non per fargli
l’elenco dei suoi pregi e meriti.
Non c’è spazio per l’ascolto del Signore in quanto il fariseo non
ha una corretta visione di se stesso davanti a Dio.
Invece il pubblicano, sebbene peccatore, chiede a Dio il perdono
dei suoi peccati; per lui Dio è una persona, uno con cui entrare in
relazione e a cui confidare il proprio stato interiore.
Per questo egli è giustificato da Lui; non è importante la gravità del peccato,
quanto la volontà di costruire con Dio un rapporto personale e di amicizia.
Se così non fosse, la nostra sarebbe una preghiera atea,
cioè semplicemente parole dette a se stessi e nulla più.
Diamoci da fare, instauriamo con il Signore un dialogo fraterno sincero,
aiutandoci logicamente con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

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