domenica 23 marzo 2014

Il Vangelo del Lunedì 24 Marzo 2014

Dal Vangelo secondo Luca (4,24-30) anno A.
In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a
Nàzaret:] «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto
nella sua patria.
Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa,
quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande
carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa,
se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne.
C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo;
ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno.
Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul
ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù.
Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
Parola del Signore.
Le parole di Gesù erano davvero un affronto per i suoi concittadini;
Egli li accusava di essere infedeli e duri di cuore più dei pagani.
Essi, alla resa dei conti, avevano dimostrato una capacità di ascolto e di
accoglienza della parola di Dio molto maggiore rispetto agli israeliti.
Anche gli abitanti di Nazaret confermavano quest’osservanza e non
facevano altro che rendere manifesta una situazione d’incredulità
e di testardaggine molto più grave degli stessi pagani.
I nazaretani vogliono eliminare Gesù, ma Egli li lascia a loro stessi e
alla durezza del loro cuore; un peccato che si deve cercare di evitare
il più possibile è la presunzione della salvezza.
È quell’atteggiamento superbo di chi ritiene di avere diritto a un dono che,
invece, Dio dà a chi e come vuole.
Un regalo che dobbiamo meritarcelo anche con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

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