venerdì 21 marzo 2014

Il Vangelo del Sabato 22 Marzo 2014


Dal Vangelo secondo Luca   (15,1-3.11-32) anno A.
In quel tempo, si avvicinavano a lui tutti i pubblicani
e i peccatori per ascoltarlo.
I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie
i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli.
Il più giovane dei due disse al padre: Padre, dammi la parte
di patrimonio che mi spetta.
Ed egli divise tra loro le sue sostanze.
Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose,
partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio
vivendo in modo dissoluto.
Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una
grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.
Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella
regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci.
Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci;
ma nessuno gli dava nulla.
Allora ritornò in sé e disse: Quanti salariati di mio padre hanno
pane in abbondanza e io qui muoio di fame!
Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo
e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio.
Trattami come uno dei tuoi salariati.
Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione,
gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
Il figlio gli disse: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te;
non sono più degno di essere chiamato tuo figlio.
Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello
e fateglielo indossare, mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi.
Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,
perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita,
era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi.
Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze;
chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo.
Quello gli rispose: Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare
il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo.
Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo.
Ma egli rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non
ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato
un capretto per far festa con i miei amici.
Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze
con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso.
Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo;
ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto
ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».
Parola del Signore.
Coloro che ascoltavano Gesù, sicuramente, saranno rimasti
sconcertati da questa parabola, per il fatto che Egli aveva
completamente rovesciato la loro concezione di Dio.
In effetti,  presentare loro un Dio che va in cerca di chi è perduto
e che fa festa a tal punto da non voler nemmeno spiegazioni quando
essi tornano a lui, era davvero qualcosa che non corrispondeva
affatto a quanto esi sapevano di Dio.
Chissà quante volte anche noi restiamo scandalizzati da quella che, 
a noi, sembra eccessiva misericordia da parte di Dio nei confronti
dei peccatori; eppure, Gesù vuole farci capire proprio questo.
La sua misericordia va ben oltre la nostra capacità di pentirci
o di chiedere scusa; Egli vuole semplicemente che noi torniamo a Lui,
al resto ci pensa Lui.
Se ci pensa Lui siamo a posto, a noi solo il compito di pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


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